Nasce finalmente un formale protocollo d’intesa tra l’Amministrazione Comunale di Torre Annunziata e le associazioni religiose del territorio, prime fra tutte le parrocchie, per fronteggiare insieme la situazione dei minori a rischio.
Primo a proporre l’iniziativa, ben due anni fa come lui stesso ricorda nel suo intervento, fu Don Raffaele Russo: “Il protocollo fu proposto proprio da me circa due anni fa, in un convegno che si tenne a villa Tiberiade, per tutte le problematiche sociali del nostro territorio, tenendo presente che io opero su una fetta di territorio che è il quartiere più difficile di Torre Annunziata (parrocchia Madonna della Neve). Ricordo il periodo in cui ci fu un grosso blitz e arrestarono molti genitori i cui figli mi hanno fatto preoccupare, perché pensavo: come vengono curati questi ragazzi, andranno nelle case famiglia? Questa non era la soluzione, secondo me, con cui poter risolvere il problema, per cui lanciai un appello all’Amministrazione, ma anche a tutte le associazioni del territorio, per poterci mettere insieme e trovare anche un modo per accogliere ed essere propositivi, per prestare maggiore attenzione ai nostri ragazzi a rischio del territorio”.
L’Assessore alle Politiche Sociali, Ciro Alfieri, ribadisce l’impegno dell’Amministrazione negli ultimi anni, ed aggiunge: “Questa è un’iniziativa che abbiamo già messo in campo negli anni passati in via sperimentale, l’abbiamo strutturata in questi due anni. Oggi nasce questo protocollo d’intesa, che ci mette in condizione di riconoscere agli istituti religiosi sul territorio e alle parrocchie il ruolo fondamentale che essi svolgono nell’educazione, nell’accompagnamento e nella crescita dei minori della nostra città, quindi è un’occasione di impegno dell’Amministrazione comunale e mio personale per tante fasce di popolazione disagiate che hanno una grande necessità di essere sostenute”.
Suor Maria Esposito, preside dell’Istituto Santa Maria Mazzarello, illustra quelli che sono i metodi ed i principi fondativi degli istituti religiosi: “Noi attraverso la scuola, il liceo e attraverso l’oratorio centro giovanile svolgiamo la nostra missione che è soprattutto una missione educativa secondo il carisma di Don Bosco, secondo un sistema educativo molto semplice ma profondo che tocca le caratteristiche principali dell’essere umano”.
Da parte sua il Sindaco Starita si dice soddisfatto del patto ed esalta il ruolo delle parrocchie sul territorio, che arrivano là, dove le amministrazioni comunali non possono o non riescono: “Io credo che in territori come i nostri, dove esistono una serie di criticità importanti, quello di creare una rete di solidarietà è l’elemento fondamentale bisogna lavorare di concerto con chi è ben radicato nel territorio e conosce bene le tante tematiche. In questo, il ruolo della chiesa a Torre Annunziata è stato sicuramente un ruolo importante: ha una penetrazione molto forte, ha una conoscenza del territorio importante e quindi in questo rapporto, in questo meccanismo, creare e stimolare ogni forma di collaborazione diventa un elemento importante e significa costruire dei percorsi d’insieme. Significa anche favorire una partecipazione complessiva del territorio, non accentrare tutto in capo alla macchina comunale con le difficoltà conseguenti, aprirsi a quei segmenti della società che ben operano sul territorio”.
Anna Bottone