«Si tratta di vicende che dimostrano come, in alcune realtà, tra i giovani, v’è ancora un sentimento tacito di esaltazione verso le organizzazioni criminali e la mafia in generale; ciò, non può che dipendere anche dai messaggi, talvolta perversi, che attraverso i media arriva ai giovani. E’ ora che si inizi a discutere seriamente sugli effetti che producono nelle menti dei giovani alcune fiction sulla mafia o camorra, trasmesse in diretta nazionale, in orari da bollino verde, che fanno passare, nelle menti di alcuni giovani, spesso notoriamente propensi alla ribellione, i camorristi come eroi o emuli da esaltare. Invece si tratta di portatori di morte, ed è incredibile come non tutti i giovani se ne rendono conto»