Giandomenico Lepore è da qualche giorno, nuovo presidente dell’organismo di vigilanza della Adler Plastic spa di Ottaviano. Lepore, 75 anni, dal 2004 al 2011 è stato alla guida di una delle procure più importanti d’Italia, Napoli. Durante gli anni di titolare della procura napoletana, Lepore ha contribuito col suo operato ad assicurare alla giustizia migliaia di criminali, inferendo anche un grosso colpo al clan dei casalesi, con l’arresto dei auttro boss latitanti già da tempo. Questa società, è un gruppo internazionale con sede appunto nella cittadina vesuviana, e che progetta, sviluppa e industrializza componenti e sistemi per l’industria del trasporto e automitive. Paolo Scudieri, è l’amministratore delegato di Adler Plastic, e qualche mese fà, ha ricevuto alla presenza del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il premio di Imprenditore dell’anno nel tradizionale Galà della Niaf (National Italian American Foundation), la più importante organizzazione rappresentativa di 20 milioni di italoamericani. Un magistrato che si catapulta nel mondo dell’automitive? A Lepore toccherà un ruolo delicato certamente. Non più fascicoli scottanti che negli ultimi anni gli sono passati sulla scrivania, ma il suo sarà pur sempre un impegno di livello. “Una nomina – si legge in una nota della società – che arricchisce di professionalità e autorevolezza l’organismo che vigila sulla corretta applicazione del modello di organizzazione, gestione e controllo, approvato dal consiglio di amministrazione ai sensi del Decreto Legislativo 231/01”. Una specie di codice interno approvato dal consiglio di amministrazione dell’azienda capitanata da Scudieri, come peraltro prevede la legge. «L’organismo di vigilanza – fanno sapere dalla Adler – è collocato al pari del vertice aziendale e la scelta di nominare il dottor Lepore alla presidenza di tale organismo è coerente con i requisiti di autonomia, indipendenza, professionalità che il decreto legge prevede per tale delicata funzione». Adler – fondata nel 1956, conta oggi 58 stabilimenti in 18 Paesi, sette siti di ricerca e Sviluppo per un fatturato annuo di 820 milioni di euro.
Pasquale Annunziata