E’ finita sulla scrivania dei Presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, la vicenda dell’aula consiliare del municipio stabiese dedicata, con delibera del consiglio, nel dicembre 2010 ai magistrati “Falcone e Borsellino”.
A scrivere alle citate Autorità è stato Antonio Sicignano, consigliere comunale della città delle acque, e anche responsabile regionale per il Fli Campania della “legalità, sicurezza e lotta alla camorra”, autore della proposta di intitolazione dell’aula consiliare ai due magistrati antimafia, stanco di assistere al fatto che «da oltre un anno dal provvedimento del consiglio comunale, non solo non è mai stata organizzata alcuna cerimonia inaugurativa, ma giammai è stato apposto nella medesima aula anche un ”mero” simbolo (basta anche solo una targa!), finalizzato a ricordare – a titolo di monito per TUTTI – il sacrificio dei due magistrati antimafia»
Per il consigliere comunale si tratta di un fatto “inquietante” «se solo si ricorda che la “ratio” della dedica ai magistrati Falcone e Borsellino, che io ho proposto al consiglio comunale, si rinviene proprio nell’esigenza di lanciare un messaggio simbolico, affinché sia chiaro a tutti che, anche a Castellammare, gli eroi sono coloro che combattono la mafia e non chi ne è connivente, come dovrebbe dimostrare la dedica celebrata nella più importante aula della città»
«Ed invece, al momento, posso solo manifestare la preoccupazione che i tanti solleciti indirizzati, anche pubblicamente, sul punto e tutti puntualmente inevasi, inducono a pensare che, forse, sussiste il pericolo che qualcuno abbia indirizzato verso questo dedica – finalizzata ad affermare un messaggio simbolico – una vera e propria “fatwa”, anch’essa simbolica, e tesa appunto ad affermare la negazione del principio che noi invece, con la dedica in esame, tentavamo di affermare».
«Orbene, mi chiedo sul punto: quale messaggio viene ora lanciato ai giovani, se da oltre un anno non si è nemmeno stati in grado di apporre una targa commemorativa per celebrare alcuni eroi antimafia? ed è ora possibile affermare che anche a Castellammare, gli eroi sono coloro che combattono la mafia e non chi ne è connivente, quando, da oltre un anno, ai nostri”eroi”, non si è in grado nemmeno di organizzare una cerimonia commemorativa o di istallare una dedica?»