Castellammare, incontro alla parrocchia del Carmine: ‘Il novecento: La Costituzione, il concilio, il sessantotto’

Venerdì 24 febbraio presso la parrocchia Maria ss. Del Carmine si è svolto il primo incontro del ciclo di eventi organizzato dalla stessa diocesi. Al primo incontro era presente un pubblico molto nutrito ed i relatori dell’evento sono stati :Sergio Tanzarella(storico e docente di storia della chiesa)e Raniero La Valle(giornalista e scrittore). L’argomento dell’incontro è stato il novecento con tutte le sue sfaccettature e le varie vicissitudini storiche,politiche e culturali. Inoltre gli ospiti hanno anche parlato e presentato il libro scritto da Raniero La Valle “quel nostro novecento”. A discorrere in primis è stato il professore Sergio Tanzarella che ha affermato ciò:”considero un privilegio essere stato ospitato a questo incontro e alla presentazione di questo libro. Al giorno d’oggi vediamo e leggiamo molti libri inutili. Questo testo invece non è comune. Rappresenta un filo di discontinuità con i testi odierni che parlano di politica e di attualità. Ad esempio valutando i testi scritti dai nostri politici anche del passato scopriamo che essi sono banali e scritti soltanto per racimolare voti in campagna elettorale. Quindi c’è una letteratura spazzatura sia di destra che di sinistra. Invece questo libro apparentemente semplice è in realtà molto complesso e scritto da un maestro di comunicazione. La Valle con la sua esperienza politica,di parlamentare e con la sua vena giornalistica ci descrive in maniera appassionata ed assolutamente obbiettiva lo sviluppo della nostra società nel novecento nelle sua accezioni positive e negative. Ragionando in maniera odierna il libro contrasta con la visione del mondo di oggi,che è in crisi sotto tutti i punti di vista,e spinge il lettore verso una rinascita spirituale e culturale”. In seguito è intervenuto anche Raniero La Valle che ha osservato così:”oggi c’è un tentativo di demonizzare il novecento. Si dice “bisogna abbandonare il novecento,lasciarselo alle spalle”,ma questo è un tentativo di regressione. Il nostro pilastro è la costituzione che io ritengo debba essere un punto di riferimento anche per le generazioni future. Essa non è stata frutto di lavori di laboratorio o di aule universitarie,ma si basa sulle esperienze politiche e storiche del passato . Dopo gli errori del passato:le guerre,i nazionalismi,gli stermini di massa la costituzione è stata uno snodo per il superamento di questi gravi errori. Io ho vissuto la mia esperienza parlamentare nel PCI ma da indipendente in quanto appartenevo al mondo cattolico avendo anche diretto il giornale cattolico “l’avvenire d’Italia”. Questo novecento è un grande secolo per tutti è non è solo un intervallo tra due secoli ma è una categoria interpretativa dell’umanità.

Aniello Danilo Memoli

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano