L’Ercolano annichilisce il S. Vitaliano: 6-1

Splende l’Ercolano tra le mura amiche, contro un S. Vitaliano che prima del fishio d’inizio mordeva le caviglie dei granata a soli tre punti di distacco. Sotto i baluginii di un gioco da categoria superiore, però, gli ospiti si sciolgono assieme agli ultimi fiocchi di neve che ancora imbiancano il Vesuvio: al R. Solaro sembra già primavera. Il fiore più bello del mazzo di sei rose con cui i ragazzi di Mottola “omaggiano” i nolani, manco a dirlo, sboccia dai piedi del solito Di Tuccio. Il fantasista granata, a pochi minuti dalla conclusione del primo tempo, riceve palla nei pressi della bandierina e con l’interno destro disegna una traiettoria mozzafiato che prima bacia l’interno dell’incrocio e poi si perde nell’abbraccio della rete, lasciando nell’aria una scia che profuma di talento puro. E’ il sigillo di un prima frazione di gara da stropicciarsi gli occhi, perché prima della prodezza i locali avevano già rifilato altri quattro sberleffi ai gialloblu. Comincia tutto al 20’, quando Nasti serve in profondità Cardone, il quale a tu  per tu col portiere non sbaglia. Passano dieci giri di lancette e Vitiello si guadagna un penalty, poi trasformato da Di Tuccio. Da qui in avanti il S. Vitaliano va letteralmente in bambola e in un quarto d’ora becca altri tre gol. Al 32’ uno scatenato Vitiello mette una palla rasoterra in area, sulla quale si piomba Nasti per un facile tap-in. Le reti di Cardone al 38’ e di Di Tuccio al 44’ chiudono il parziale sul 5-0. Il racconto sella seconda parte di gara è solo per la cronaca, perché le squadre per motivi opposti lasciano trasparire sin dalle prime battute che la carica agonistica è rimasta sotto la doccia. Tra l’altro mister Mottola comincia già a pensare al big match della prossima giornata di campionato con la capolista Cicciano e  concede un po’ di respiro a Di Tuccio, che letteralmente strappa l’ennesima standing-ovation da parte dei suoi tifosi. I nuovi entrati Buono e Mettivier, comunque hanno voglia di mettersi in mostra e solo qualche bella parata del portiere ospite evita un passivo peggiore ai suoi. Il S. Vitaliano, anzi, a venti minuti dal termine trova anche la rete della bandiera in una mischia. Ma è ancora granata l’ultimo urlo, con Mettivier che di testa insacca il chirurgico cross servitogli da Vitiello.  Se una rondine non fa primavera, sarà almeno il caso di cominciare a tirare fuori gli abiti più leggeri, perché l’unica valanga che conoscono i granata è quella rifilata al S. Vitaliano.

Michele Di Matteo

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