Cade a pezzi la storica fontana situata nel cuore di Ercolano. Penoso lo scenario che si presenta ai visitatori che dalla circumvesuviana si recano al sito archeologico percorrendo via IV Novembre. I cordoli laterali smembrati, la scultura in disfacimento ,il getto d’acqua quasi sempre inattivo: così si mortifica uno dei simboli più rappresentativi di un’Ercolano che fatica vistosamente a riprendere quota nel palinsesto turistico campano. “ Occorre monitorare con la massima attenzione – ha dichiarato l’esponente del PDL Aniello De Rosa – il patrimonio culturale indigeno preservando monumenti e costruzioni storiche dall’inciviltà e dall’incuria di balordi senza scrupoli. Lungi dal polemizzare ancora una volta contro alcun amministratore locale non comprendiamo ad oggi il principio logico alla base di scelte operative quanto meno discutibili messe in essere dal governo locale. La fontana in abbandono è solo un esempio di come un biglietto da visita per la città possa trasformarsi in una triste testimonianza di inefficienza e degrado agli occhi dei turisti e dei residenti. Invochiamo la maturità politica e l’amore per i luoghi natii del primo cittadino Vincenzo Strazzullo perché si prenda immediatamente atto delle vistose anomalie che quotidianamente compromettono la serenità del popolo ercolanese”. Tanti gli esempi di una sufficienza amministrativa difficilmente comprensibile : dalle barriere architettoniche dell’area cimiteriale alla sede dell’ASL situata in un angusto viottolo nella zona bassa del paese si ha quasi l’impressione di assistere ad una perenne rappresentazione teatrale che a livello partitico vede in scena grandi attori e comparse più impegnati a cimentarsi in questioni personali che a prendere atto delle sacro sante rivendicazioni della comunità ercolanese. “ Il particolare momento attraversato dalla cittadina vesuviana – ha concluso il vice capo gruppo del Pd Luigi Simeone – impone calma e lealtà nei rapporti non solo all’interno della maggioranza ma dell’intera assise locale. Le questioni da affrontare sono tante e complesse : occorre ritrovare coesione e comunità d’intenti per amore di un territorio che vanta tradizioni storiche culturali celeberrime. Nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche tenteremo di non disilludere le aspettative di chi ha creduto e investito a Ercolano. Insieme e nel rispetto reciproco potremo raggiungere grandi traguardi e riportare Ercolano al giusto posto che le compete nel palinsesto turistico mondiale”.
Alfonso Maria Liguori