Scafati, Aliberti su Piano di Zona: “Senza la compartecipazione dei Comuni, niente servizi”

In merito alla carenza di liquidità che oggi non consente ai comuni del Piano di Zona ambito S1 di erogare le somme dovute alle cooperative e agli operatori del terzo settore, il Sindaco Pasquale Aliberti, in qualità di Presidente del Piano di Zona ambito S1 con Scafati comune capofila, ha dichiarato quanto segue:

 “La carenza di liquidità che oggi non consente ai comuni del Piano di Zona ambito S1 di rispettare gli impegni con le cooperative e gli operatori del terzo settore sta determinando una situazione difficile oltre all’inasprimento dei rapporti con il mondo del sociale, che, dal canto suo, con grande puntualità continua ad erogare i servizi. Il quadro che si è venuto a creare non dipende da una situazione di cassa difficile del solo comune capofila, ma dal mancato versamento della quota di compartecipazione nel Fondo Unico di Ambito da parte di tutti i comuni che ne fanno parte, tant’è vero che oggi il buco ammonta a 2.091.302,00 euro. Questo il quadro complessivo:

 

ComuniSaldo quota 2010Saldo quota

2011

Totale residuo

 
 
Angri61.709,00253.913,00315.622,00 
Castel S.Giorgio129.970,50129.970,50 
Corbara13.454,0023.508,0036.962,00 
Nocera Inferiore157.378,50382.533,00539.911,50 
Nocera Superiore8.000,008.000,00 
Pagani156.023,00156.023,00 
Roccapiemonte82.204,0082.204,00 
San Marzano S.S.59.244,0089.244,00148.488,00 
San Valentino T.89.307,0089.307,00178.614,00 
Sant’Egidio M.A.25.519,0025.519,00 
Sarno180.000,00289.988,00469.988,00 
Scafati 
TOT561.092,501.530.209,502.091.302,00 

 

 

In qualità di Sindaco del Comune capofila, consapevole della situazione critica che stiamo attraversando, ho lavorato senza sosta pur di captare finanziamenti regionali che permettessero un potenziamento e un miglioramento dei servizi sociali e giovanili in città (GRISU, IRIS e i cinque progetti di GIOVANI ATTIVI), al di là dei tagli che il governo centrale ha operato proprio su questo comparto. Anche la vantaggiosa assegnazione delle risorse all’intero ambito, è dipesa dal ruolo che il sottoscritto ha avuto nella rivisitazione dei criteri di riparto, condizione che ha consentito all’ente di garantire servizi necessari in tempi difficili. Rispetto a questa situazione debitoria, sul comune capofila, ovvero Scafati, incombono responsabilità economiche e procedurali. Per questo motivo, nell’ottica di tutelare il terzo settore, è mia intenzione di valutare, nell’ambito del coordinamento istituzionale, laddove i comuni del Piano di Zona, perpetuassero ancora l’inadempienza rispetto al versamento della quota di compartecipazione nel FUA, la possibilità di interrompere tutti i servizi in corso relativi al terzo settore. Questa mattina, ho incontrato le cooperative e le operatrici sociali per ragionare di questa eventualità.

 

 

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