Un aggravio dei costi che le società hanno tempestivamente comunicato sia all’utenza che alle amministrazioni interessate inviando loro il 03 Febbraio 2012una nota nella quale si comunicava che in assenza di un intervento interpretativo del Ministero dell’Economia atto a chiarire se l’Iva è dovuta o meno, avrebbero sospeso le proprie attività garantendo solo i servizi essenziali nelle fasce orarie protette.
Nonostante il fattivo interessamento dell’Assessore Regionale ai Trasporti Sergio Vetrella che sta sollecitando il Governo ad una risoluzione del problema, al momento le compagnie si trovano nella condizione di dover ridurre/cessare l’attività per evitare di incorrere in sanzioni penali (evasione IVA) e nel disastro finanziario.
L’ACAP conferma che, come comunicato precedentemente, a decorrere dall’ 8 Marzo saranno sospese tutte le attività fatta eccezione dei collegamenti assolutamente essenziali nelle fasce orarie protette e comunicano altresì che dal 30 marzo in assenza di interventi risolutivi della problematica le compagnie di navigazione aderenti all’ACAP non saranno più in condizioni economiche di garantire i servizi.