Aurelio De Laurentiis Presidente del Napoli, ha rilasciato alcune considerazioni durante la presentazione di “Posti in piedi in paradiso”, ultimo film prodotto dalla FilmAuro. Ecco quanto evidenziato da ilgazzettinovesuviano.com:
LA SCOMPARSA DI LUCIO DALLA – “E’ stato un grande, sono profondamente addolorato. Viene a mancare un grande pezzo della musica italiana, una persona semplice, umana, generosa e creativa. Scriveva delle canzoni bellissime, come quest’ultima presentata a Sanremo nei giorni scorsi. Con Dalla se ne va un pezzo di storia italiana. Lucio non ha fatto un excursus di crescita ma è diventato subito grande”.
I GIOVANI – “Lo dico da una vita, sono sempre stato un personaggio scomodo fin da quando avevo 18 anni, ho da sempre contestato il mondo degli adulti. I giovani diventano la speranza ai quali cedere il timone. Ho da sempre guardato oltre, quando sono arrivato a Napoli nel ‘99, parlavo di stadio virtuale ma nessuno mi capiva, lo stesso nel 2007. Adesso finalmente qualcuno mi ascolta. Le istituzioni devono essere al nostro servizio, non possono essere delle entità da combattere. In questo modo succede soltanto il caos”.
TABAREZ – “Ma Tabarez pensasse al suo lavoro, ecco cosa gli rispondiamo, a Cavani ci pensiamo noi. Stare a Napoli è un atto d’amore. Siamo tra le squadre più importanti d’Europa, agli ottavi di Champions. D’altronde non mettiamo le manette a nessuno ma Napoli è un’altra cosa”.
NAPOLI – “Napoletani non vi deprimete, cercate di stare sempre a mille. La depressione non aiuta, cerchiamo di essere sempre gagliardi. Questa è una vita che vale la pena vivere perché siete napoletani”.
5 MILA BIGLIETTI PER IL RITORNO CON IL CHELSEA: “Mi sembra il minimo che potessi fare. C’e’ grande passione e voglia di assistere a questa sfida.”
SQUADRA PRESENTE ALL’ANTEPRIMA DEL FILM: ” Si distenderanno con Carlo Verdone, perfetto interprete del tema relativo ai padri con figli di primo e secondo letto.”
PARMA – NAPOLI: “Nessuna gara è facile, ho visto uno Giovinco molto in palla. Per cui non bisogna avere cali di tensione”.
PETRUCCI: “Ringrazio Petrucci per i complimenti”.
IL FILM: “Con Verdone negli ultimi 10 anni abbiamo realizzato 7 film di grande successo. Mi disse che c’era una condizione sociale da raccontare, quella dell’esercito dei padri separati che sono circa sei milioni. Gli risposi che in realtà parliamo di mezza Italia, perchè sono coinvolte anche le famiglie allargate dei padri separati, è un tema drammatico. Questi signori con gli alimenti da pagare si ritrovano a vivere in un’indigenza incredibile. La commedia italiana ha sempre trasformato drammi in momenti di divertimento. Verdone ha saputo mischiare la sua vena malinconica con la sua vis comica”.
BERETTA: “E’ una posizione di logica, ho già spiegato che noi non possiamo lasciare un posto vacante e non mi risulta che attualmente ci sia un sostituto di Beretta. Bisogna piuttosto fare una lista dei problemi veri, bisogna darsi un tempo, cercare una società che si occupi della ricerca del personale, fissare un budget, effettuare la ricerca della persona giusta, trovare il sostituto e a quel punto Beretta si farà da parte perchè è una persona perbene e non ha interesse a rimanere a forza su una poltrona scomoda. Invito tutti alla calma, alla tranquillità, all’umiltà. Sarebbe meglio nelle assemblee di Lega, decidere a chi affidare la ricerca della persona giusta. Bisogna condividere una visione comune, capire il quadro che corrisponde al nuovo gestore alle nostre dipendenze che dovrà affrontare le pratiche relative al mondo del calcio.”
MAZZARRI: “C’è un contratto e non è questo il momento di parlare di queste cose, si distraggono gli attori di un campionato nazionale ed internazionale in essere. Sono voci dei tifosi, alimentate dai media che devono vendere, quindi ci può pure stare. Il rapporto con Mazzarri va avanti in maniera perfetta con la società, coi calciatori, con i tifosi e la città. Il suo mandato dovrebbe in realtà esaurirsi alla fine non del campionato ma del prossimo anno. Le porte sono aperte, le discussioni si faranno, ma abbiamo tanto tempo da metà maggio in poi per parlare del futuro e fare mille illazioni”.
HAMSIK: “Ha un contratto fino al 2016. Le richieste ci sono state anche in questi anni. Si tratta di campioni giovani che hanno tempo per esistere a Napoli. Tra i tre tenori chi accende di più la fantasia dei tifosi azzurri? I tifosi vedono nel Pocho lo spirito napoletano, ma hanno ruoli diversi e complementari, non si può dare una preferenza per uno dei tre. I nostri calciatori rientreranno dopo gli impegni in Nazionale e li invito a vedere il film che è una lezione di vita per tutta la squadra”.
LA GAZZETTA DELLO SPORT: “La Gazzetta parla di pace tra Milan e Juventus, è il giornale di Milan, Juventus e Inter e fa da collante. Cosa sia davvero successo non mi è dato conoscere, ma nel calcio litigare e fare pace è una cosa normale, io non mi meraviglierei.”
Carlo Verdone, attore e regista di “Posti in piedi in paradiso”, ultimo film prodotto dalla FilmAuro, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la presentazione del film: “De Laurentiis mi costringe a tifare Napoli. Se il Napoli perde il lunedì è intrattabile (ride ndr). La squadra azzurra non molla mai, gioca bene, è stata costruita come si deve. Se il Napoli continua così arriverà al terzo posto. Ho saputo della morte di Lucio Dalla poco prima di iniziare la conferenza stampa. Per me è un dolore enorme, l’avevo sentito 15 giorni fa”.
Luigi De Laurentiis, produttore cinematografico e figlio di Aurelio De Laurentiis Presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni a margine della presentazione del film “Posti in piedi in Paradiso”. Ecco quanto da noi evidenziato:
I TRE TENORI: “Con papà non parliamo di calcio. Tra i tre tenori chi accende di più la fantasia dei tifosi azzurri? Lavezzi dal punto di vista dell’immagine è quello che mi ispira di più, accende la fantasia dei napoletani”.
LUCIO DALLA: “A dodici anni ricordo che ascoltavo la canzone “Attenti al lupo”, inoltre i miei genitori ascoltavano Dalla e dunque ho bellissimi ricordi legati alla sua misica.”
UN DIFETTO DI PAPA’: “Siamo due patiti del dettaglio, siamo molto precisi entrambi e mi telefona anche cento volte al giorno per curare ogni cosa, ma è normale che sia così. “
IL FILM: “Ci ha colpito lo schema narrativo, l’idea che tre sconosciuti scelgano una convivenza forzata perchè non arrivano a fine mese.”