Lo scorso 14 febbraio infatti la Regione Campania ha definitivamente approvato il nuovo assetto della scuola dell’infanzia, che entrerà in vigore dall’anno scolastico 2012-2013.
Da settembre quindi, gli istituti scolastici di Boscoreale saranno tre: uno comprendente l’attuale primo circolo didattico più una sezione a ciclo completo della scuola secondaria di primo grado “Francesco Dati”; il secondo nascerà dalla fusione del secondo circolo didattico con la scuola media Dati, tranne una sezione a ciclo completo che sarà accorpata al primo circolo didattico. Il terzo nascerà dalla fusione del terzo circolo didattico “Gianni Rodari”, con l’attuale istituto comprensivo “Mons. G. Castaldi”.
La Regione Campania aveva inizialmente rinviato il progetto della Giunta Comunale perché arrivato troppo tardi sul tavolo delle decisioni, come era successo anche ad altri comuni.
Circa un mese fa i gruppi di minoranza del comune di Boscoreale avevano gridato vittoria per questo rinvio, arrivando a credere anche che il piano fosse stato bocciato: «In modo civile e democratico abbiamo condotto per settimane una battaglia con l’obiettivo di difendere essenzialmente i diritti degli Operatori della scuola, dei ragazzi e delle loro famiglie e presentato una mozione in consiglio comunale in cui dichiaravamo l’importanza di mantenere le quattro autonomie scolastiche. Dopo la delibera della Giunta comunale – affermavano i gruppi di opposizione-, abbiamo mandato i contenuti della mozione anche agli uffici regionali competenti. Conservare le autonomie scolastiche vuol dire conservare il forte ruolo della scuola boschese come deterrente del degrado sociale e culturale e a non mettere in discussione il dato occupazionale attuale riguardante dirigenza, docenza e personale ATA».
Il primo cittadino di Boscoreale Gennaro Langella aveva prontamente risposto a queste dichiarazioni dell’Idv,UdC e PD qualche giorno dopo, sottolineando che, per fortuna della maggioranza, il progetto di accorpamento degli istituti scolastici era stato approvato dalla Regione: «L’opposizione consiliare aveva cantato troppo presto vittoria, accusando l’amministrazione comunale di una “sonora sconfitta”- commentava il sindaco-. Ad essere sconfitta però, è stata l’arroganza e la supponenza dei consiglieri di opposizione che in questi ultimi mesi hanno assunto i panni dei paladini di scelte che andavano manifestamente contro legge. Trovo estremamente scorretto – continuava Langella-, il modo di fare politica di questi partiti di opposizione; questo è il terzo episodio in cui incappano con false e strumentali dichiarazioni. Ci avevano accusato di aversi fatto staccare, per morosità, l’energia elettrica dalle scuole e non era vero; ci avevano accusato di non provvedere alla pulizia dell’area ex stazione FS, ignorando che tale attività non rientra nelle competenze del comune. Infine, avevano esultato alla notizia della non approvazione del piano di dimensionamento, salvo poi essere smentiti dal provvedimento adottato dalla giunta regionale».
Il sindaco Gennaro Langella aveva accusato di portare avanti la campagna elettorale, viste le vicine elezioni: «Comprendo il clima di campagna elettorale e che l’opposizione, non avendo argomentazioni da sottoporre all’opinione pubblica, è costretta a ricorrere a ripetute bugie e falsità. Trovo tutto ciò indecente e squallido. I cittadini boschesi non sono stupidi e ne trarranno le conclusioni da soli».
Le acque sembravano essersi calmate, fino a che oggi non arriva nuovamente la risposta dei gruppi di minoranza del PD, dell’UdC e dell’Idv.
Secondo l’opposizione, il sindaco Langella e Marialuisa Russomanno, l’assessore alla pubblica istruzione si erano ritirati in un preoccupato silenzio, a causa della prima pubblicazione del Piano Regionale di dimensionamento scolastico che escludeva Boscoreale: «Nei giorni scorsi il sindaco e il suo assessore alla scuola davano in escandescenze, sparando sulle opposizioni senza mai entrare nel merito di quanto esse contestavano, ed annunciando con enfasi che la Regione Campania ha fatto passare il “loro” piano di dimensionamento scolastico, rettificando la precedente delibera».
Il PD, l’UdC e l’Idv ritengono che Langella e Russomanno dovrebbero dire ai cittadini la verità e cioè che in realtà il dimensionamento scolastico che verrà attuato a settembre è stato imposto dal Governo Berlusconi appena caduto, per ragioni economiche: «Le motivazioni delle opposizioni raccoglievano le stesse preoccupazioni espresse dalla Conferenza delle Regioni e da tanti amministratori di destra e di sinistra. Per questo non possono essere mortificare da altri che meticolosamente hanno dimostrato incapacità ad avere confronto con le forze politiche e sociali cittadine per giungere a scelte condivise in materia di politiche scolastiche».
All’accusa di Langella nei confronti della minoranza, di agire contro legge, PD, Idv e UdC così rispondono: «In merito ai vaneggiamenti circa le menzogne dell’opposizione basta leggere la stessa rassegna stampa sul sito del Comune per capire che i consiglieri di minoranza, in quattro anni, hanno fatto quanto è consentito dalla legge, ovvero controllo e proposte, in uno squallido contesto di usurpatori dove chi ha perso le elezioni del 2008 amministra grazie al mercato delle vacche concordato tra il sindaco e alcuni eletti dal popolo».
Giovanna Sorrentino