Pompei: arrivano i diplomi dell’università della birra “Campania Felix”

Pompei per un giorno diventa la capitale della birra italiana, una Monaco di Baviera in miniatura in cui apprezzare e conoscere il culto della bevanda dorata. È quanto accadrà l’otto marzo grazie a un fitto programma di eventi organizzato da Giuseppe Acciaio, patron della GMA Import Specialità di Pompei, nella speciale location dell’università della birra “Campania Felix”, in via Andolfi 18. Si inizia alle ore 15, con un vero e proprio seminario che condurrà i partecipanti attraverso l’intero continente europeo secondo un itinerario che avrà come tappe fondamentali i luoghi simbolo della fabbricazione della birra. Un percorso, questo, che coinvolgerà tutti i sensi in quanto sarà possibile degustare alcune delle più celebri bevande europee e si potrà cogliere anche l’occasione di partecipare a un corso gratuito di spillatura. Tra le birre selezionate vi sarà innanzitutto la “Titanium11”, proveniente dal Belgio, che in poche settimane ha conquistato la clientela e si è incredibilmente diffusa nei locali, oltre, ovviamente, all’immancabile Riegele, bevanda tedesca di antichissime origini, pluripremiata e considerata tra le migliori produzioni teutoniche, senza disdegnare le tradizioni irlandesi in materia di luppolo e malta. Successivamente verranno consegnati i diplomi “accreditati” ai GastroPub, per un totale di dieci locali campani che si sono contraddistinti nella conoscenza, presentazione e servizio della buona birra. Tali riconoscimenti verranno consegnati dal Magnifico Rettore Franco Re che  rappresenta la prima università della birra accreditata in Italia, con sede centrale nel comune di Azzate, in Lombardia, e sede distaccata, per il Sud Italia, proprio nell’azienda di Giuseppe Acciaio a Pompei. Una scelta importante, a parere dello stesso imprenditore, che ci pone in termini territoriali al centro dell’Europa, con cui si stanno creando importanti interscambi legati ai prodotti tipici locali, abbinando alle grandi birre europee gli ortaggi e i legumi del nostro territorio. Un nuovo modo, dunque, di concepire la birra, avvicinandola ai gusti mediterranei e salvagurdandone la qualità, in un itinerario di conoscenza inedito e prezioso.

                                                                                                                                                                                                                                Claudia Malafronte

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