Pompei: Messigno in festa il 20 marzo ricorda le proprie radici

Il venti marzo è una data storica per gli abitanti di Messigno, la frazione a sud di Pompei dove sono custodite le più antiche tradizioni cittadine, che festeggia in quest’occasione la sua nascita. Risale, infatti, al venti marzo del 1052 la pergamena del Ducato di Amalfi che menziona la località, all’epoca parte integrante della repubblica marinara. In tale giorno, il Comitato Amici del Millennio, presieduto dalla dottoressa Maria del Rosario Steardo, ha organizzato una serie di eventi volti a celebrare quello che può essere definito l’anniversario di Messigno, che ospita gli abitanti “storici” di Pompei. L’iniziativa, giunta ormai alla sua diciottesima edizione, quest’anno si caratterizza per lo scambio culturale realizzato tra il secondo circolo didattico cittadino e l’istituto comprensivo di Amalfi, i cui alunni  hanno effettuato approfondite ricerche sulle proprie radici storiche. Gli studenti pompeiani, d’altro canto, accoglieranno i loro colleghi amalfitani con uno spettacolo realizzato dal loro gruppo di Majorettes insieme al corpo di ballo della scuola “Dirty Dancing” e le Mamme Pony.  In seguito a tale momento ludico, la memoria del proprio territorio sarà affidata non solo alle relazioni degli alunni, ma anche a un video sull’eruzione del  Vesuvio e alla lezione del  professor Angelo Pesce, scrittore e storico, sulle vicende che hanno interessato nel tempo il fiume Sarno. Un ulteriore iniziativa che mira a coinvolgere l’intera cittadinanza, è costituita dalla sfilata del corteo di studenti nelle strade di Messigno per deporre una corona d’alloro in Piazzetta Concordia e in tale circostanza l’artista Antonella Scala regalerà alla scolaresca amalfitana un’immagine raffigurante il nostro fiume, bello e dannato. Al termine dei festeggiamenti, saremo coinvolti anche noi del “Gazzzetino Vesuviano” che accoglieremo gli studenti in visita nella nostra redazione.  Non possiamo, quindi, che attendere e partecipare a questa festa che ci invita a rinnovare i legami con la nostra comunità e ritrovare le nostre tradizioni.

                                                                                                                Claudia Malafronte

                                    

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