La vera novità per le amministrative a Torre Annunziata è rappresentata senza ombra di dubbio dalla candidata alla poltrona di primo cittadino di Carmen Pisani. In assoluto prima donna candidata sindaco della storia politico-amministrativa della città oplontina.
A proporre Carmen Pisani, certamente nuova per il contesto politico, docente e impegnata nel sociale, è stata l’Associazione Torre nel Cuore che dopo un travagliato percorso ha infine deciso di proporsi slegata da alleanze e lacciuoli dettati da compromessi più o meno condivisibili. E’ la società civile, di cui da anni troppe “liste civetta” vanno riempiendosi la bocca, che questa volta scende in campo senza sponsor più o meno palesi, senza riferimenti politici o interessi specifici se non quelli legati al bene di una città. Torre Annunziata, da sempre potenzialmente capace di un vero salto di qualità che, da troppi anni, non riesce a concretizzare sicuramente per incapacità politica, ma soprattutto per la mancanza di volontà da parte di chi ha gestito la cosa pubblica negli ultimi lustri.
Oggi con Pisani, animata da una sincera volontà di mettersi al servizio della propria città e da un trasparente e percepibile amore per Torre Annunziata, la vera svolta. Un concreto segnale di cambiamento che, nonostante dovrà confrontarsi con i due blocchi principali di sinistra e di centro, con quelle stesse facce che da qualche anno animano la vita amministrativa torrese, resta pur sempre una chiara richiesta di cambiamento ad una politica che ha perso credibilità e alla quale, da troppi anni ormai, i cittadini chiedono fatti e mai più promesse.
E proprio da Carmen Pisani, incontrata nella nostra redazione, abbiamo raccolto le dichiarazioni e le sue risposte ai nostri quesiti.
«Se ho deciso di scendere in campo e metterci la faccia – ha affermato la signora Pisani – è perché non sono tra quelle persone che vogliono solo lamentarsi e poi non fare nulla per cambiare lo stato delle cose». Per la presidentessa di Torre nel Cuore se si vogliono veramente cambiare le cose tutti sono chiamati ad un comportamento trasparente ed onesto nei confronti di Torre, ripudiando le pratiche clientelari che fanno passare i diritti per favori. «Non bisogna lamentarsi e dire che la città sta sprofondando se si contribuisce a farla sprofondare, bisogna lavorare per ridare dei valori politici, etici e morali alle nuove generazioni dando loro una speranza per il futuro».
Per l’aspirante sindaco Pisani i politici torresi hanno fatto di una missione, della politica un mestiere facendo passare il messaggio che tanto non c’è nulla da fare se non lasciare loro la bega di gestire il potere. Un ragionamento più che condivisibile sino a questo punto, ma la politica si fa con i numeri ed il movimento civico Torre nel Cuore sembra decisamente indietro da questo punto di vista. Nelle ultime settimane proprio la formazione di Pisani ha mostrato, inoltre, qualche indecisione e ha subito qualche critica. Non tutti hanno compreso l’ingresso e la repentina uscita, appena qualche settimana dopo, dalla coalizione di “estrema” sinistra che ha appoggiato Gagliardi e che oggi sembra essere anch’essa in crisi d’identità. «Siamo certi – ha commentato la signora Pisani – di aver preso la decisione giusta. Una decisione che è venuta dal basso, dai nostri associati e dai tanti torresi che pur condividendo il nostro programma hanno mostrato una forte insofferenza nell’accettare il candidato sindaco della nuova sinistra».
Ma resta ancora un interrogativo: perché entrare in una coalizione ed annunciarlo pubblicamente senza esserne pienamente convinti e confortati dal parere positivo della base?
«L’associazione era nata, con Pasquale Guarriera presidente, dalla forza delle idee di poche persone, per provare a realizzarlo il sogno di diventare sindaco della propria città del nostro presidente. Abbiamo così accettato di entrare in Sel perché Guarriera sembrava avere delle garanzie sul suo nome per la poltrona di primo cittadino». Il passaggio della carica di presidente a Carmen Pisani sarebbe a questo punto stato indispensabile perché lo stesso Guarriera aveva un problema di incompatibilità con l’incarico, a livello regionale, ricoperto in Sel.
«Le indicazioni, che il nostro candidato sindaco ci aveva dato, erano state chiare: “Non possiamo uscire dalla coalizione”. Così pur non essendo del tutto sicuri di quanto andavamo a fare – ha continuato Pisani – abbiamo appoggiato quel progetto. Qualcosa però non è andato per il verso giusto e dopo aver tanto spinto per l’ingresso nella coalizione di quella che doveva essere la nuova sinistra di Torre Annunziata, Guarriera prima ha attaccato il progetto Torre nel Cuore attraverso i media poi ha richiesto ancora le primarie ed infine ha continuato a correre contro corrente finchè inevitabilmente il feeling che ci aveva visto insieme si è rotto».
Allo stato dei fatti Torre nel Cuore sembra orientata a correre da sola con Pisani sindaco, ma potrebbero ancora esserci margini per accordi sulla base di programmi condivisi con altre forze politiche?
«Noi vogliamo essere un tramite con i cittadini. Vorremmo poter esprimere quello che i cittadini da sempre vorrebbero dire senza poterlo fare. Ci siamo resi conto che il modo di parlare dei politici è molto diverso. I politici sembrano pensare solo a fare quello che è, appunto, diventato un vero mestiere, tenendo principalmente ai propri interessi che, in questa fase storica, coincidono ben poco con gli interessi dei cittadini. Oggi possiamo dire di essere contenti delle lusinghe che ci giungono da più parti, ma siamo certi di aver fatto per il momento la scelta giusta. Sicuramente non diamo nulla di scontato, ma non siamo disposti a svenderci. Vogliamo – aggiunge Pisani – aprire alla città Palazzo Criscuolo e condividere le scelte con la cittadinanza».
Intanto nel corso del primo degli eventi programmati sarà presentata ufficialmente la candidatura Pisani ed il programma di Torre nel Cuore. Il 9 marzo alle ore 18 presso il I° Circolo Didattico “Giacomo Leopardi” si terrà, infatti, la seconda edizione della manifestazione “Una femmina amata, dannata, narrata: Torre Annunziata”. L’evento verterà su una serie di narrazioni e testimonianze sulla vocazione della città oplontina quale madre dispensatrice di doni ai suoi figli spesso indifferenti ed immeritevoli di tanto amore. «Non vogliamo proporre grandi progetti – ha concluso la candidata Carmen Pisani – ma portare Torre alla normalità puntando su due cose che a mio modo di vedere sono la vocazione naturale della nostra città: la cultura e il turismo, entrambi capaci di produrre ricchezza e sviluppo. Quando abbiamo proposto queste linee guida, già alcuni mesi fa, tutti ci hanno riso in faccia, compreso i nostri alleati di quel momento. Oggi sembra che tutti se ne riempiano la bocca».
Gennaro Cirillo