Il sindaco di San Cipriano di Aversa Enrico Martinelli, iscritto al Pdl, è stato arrestato insieme al consigliere comunale della sua maggioranza Francesco Paolella, docente di religione, con l’accusa di associazione a delinquere. Per gli inquirenti, l’uomo ha avuto rapporti con il clan del boss omonimo, Enrico Martinelli appunto, durante il suo mandato da primo cittadino, iniziato nel marzo 2010. Il nome del sindaco Martinelli, marito dell’ex primo cittadino di Gragnano Annarita Patriarca, lei pure del Pdl, compare in un “pizzino” che il boss Enrico Martinelli invio’ all’ex sindaco di Villa Literno ed ex consigliere regionale campano Enrico Fabozzi, intimandogli di assegnare un appalto pubblico a una ditta. Da lì sono partite le indagini che hanno portato agli arresti di oggi. Associazione per delinquere di tipo camorristico: questa l’accusa alla base dell’ordinanza di arresto della Dda di Napoli, eseguita stamattina dai carabinieri di Caserta, nei confronti di nove persone, tra cui il sindaco di San Cipriano, prelevato dai militari dell’Arma nella sua abitazione. Tra gli altri destinatari del provvedimento figurano anche due elementi di vertice del clan dei Casalesi – il boss Antonio Iovine e un lontano cugino omonimo del sindaco di San Cipriano, Enrico Martinelli (entrambi arrestati dopo lunghi periodi di latitanza), – e sette affiliati al gruppo camorristico attivo a San Cipriano d’Aversa, facente capo al boss Antonio Iovine. Tra questi ci sono anche due titolari di imprese edili.