“ L’acqua non è una merce”, questo è lo slogan ripetuto a più riprese per contestare l’aumento delle tariffe idriche e per chiedere il rispetto dell’esito referendario dello scorso giugno, quando ben 26 milioni di cittadini votarono “SI” per l’acqua bene comune. Il tema è ancora molto sentito dalla popolazione, tanto che in soli due giorni sono state raccolte 5000 firme che saranno indirizzate alla Gori spa.
Il volere dei cittadini è stato disatteso praticamente da subito: il 2 agosto 2011, si è riunita l’assemblea dell’A.T.O. 3, questa ha deciso di aumentare le tariffe. Se il risultato del referendum fosse stato rispettato, in seno all’assemblea si sarebbe dovuto decidere per la cancellazione della remunerazione del capitale investito della GORI spa.
A proposito di questi aumenti, durante la manifestazione, il segretario regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Arturo Scotto, ha dichiarato: “A nove mesi dalla proclamazione dell’esito dei due Referendum sull’Acqua e i Servizi Pubblici Locali nulla di quanto deciso dalla volontà di 26 milioni di italiani è stato attuato. Le Istituzioni competenti: il Governo, la Regioni, le Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale e la SMAT si comportano come se il Referendum non fosse mai avvenuto. Sel si batterà in tutte le sedi per l’applicazione della volontà popolare”.
Tonino Scala, responsabile degli enti locali di SEL Napoli, si sofferma sull’importante risultato ottenuto grazie al superamento del quorum: “Bisogna rispettare la volontà popolare. Il 12 e 13 giugno le italiane e gli italiani hanno conseguito una vittoria epocale: per la prima volta dopo 16 anni si supera nuovamente il quorum e con 2 chiari sì all’acqua bene comune. Una vittoria che ha avuto un significato molto chiaro: fuori l’acqua dal mercato e fuori i profitti dall’acqua. L’aumento oltre ad essere illegittimo è di cattivo gusto, è necessario rispettare l’esito referendario e la cancellazione dell’aumento indiscriminato delle tariffe idriche. Bisogna ripubblicizzare il servizio idrico, l’acqua non è una merce”.
Lunedì 12, alle 18:00 la manifestazione si è conclusa con un’assemblea pubblica al Circolo Artisti e Professionisti a Torre Annunziata.
Durante le prossime settimane chi lo ritiene opportuno, può ancora firmare per la petizione recandosi nei circoli SEL. L’obiettivo che i promotori si sono posti, è la raccolta di 10.000 firme. Considerando le 5000 raccolte solo nel week end, non è affatto escluso che sia raggiunto.
Anna Bottone