“La cosa importante non sono stati i miei due gol, ma che la squadra abbia vinto nonostante le tante assenze e contro una compagine che come noi ha l’obiettivo di raggiungere la salvezza”. E’ questo il pensiero sulla partita di domenica scorsa vinta contro il Valle Grecanica di Pape Ousmane Senè che con i suoi gol sta trascinando a una tranquilla salvezza la Gelbison. L’attaccante senegalese che è nato calcisticamente nella Salernitana ed è stato definito, per via della sua freddezza sotto porta, l’Eto’o dei poveri, ha girovagato in lungo e in largo per l’Italia prima di approdare a Vallo della Lucania, dove ha trovato il suo mondo se è vero che quella che sta disputando è una delle sue migliori stagioni: “Andando in Calabria – dice Senè che ricorda ancora la partita contro il Valle Grecanica – con tre titolari in meno era già come compiere un’impresa uscire con un punto. La vittoria ci ha dato maggiore forza e carica e ci ha fatto capire, semmai ce ne fosse stato bisogno, che ce la possiamo giocare contro tutti”. L’attenzione però di Senè si distoglie subito da quello che è stato per pensare al futuro e a quella sfida di domenica prossima al “Morra” contro il Sant’Antonio Abate: “E’ uno scontro – commenta – contro una concorrente diretta così come quello che abbiamo giocato domenica scorsa. Da questa partita passa la nostra salvezza perché facendo bottino pieno saremmo vicinissimi a centrare l’obiettivo”. Ma come si prepara una sfida così importante? “Bisogna affrontarla – risponde Senè – con molta concentrazione e determinazione”. Senè non si sottrae nemmeno a una tabella salvezza: “Da come sta andando il campionato – analizza – bisogna arrivare almeno a 42 punti per poter dire di essere salvi senza passare per i play out e quindi dobbiamo totalizzare 43 punti per essere pienamente sicuri di raggiungere l’obiettivo”. L’ultimo pensiero di Senè, un generoso che non si risparmia mai e che si integra con la classe sopraffina di capitan Sica, chiama a raccolta i supporter rossoblù: “Ci dovrà essere la spinta dei tifosi – conclude – perché con il loro aiuto nulla ci è precluso”. Sul fronte infortunati è quasi scontato il recupero di Borsa, mentre Pecora sta facendo di tutto per esserci.