Chissà cosa avrebbe pensato il grande Romeo Menti se qualcuno gli avesse detto che un giorno il suo Torino avrebbe sfidato lo Stabia, quella squadra di provincia per la quale aveva giocato negli anni bui della seconda guerra mondiale, in una partita di campionato. Forse sul suo volto avremmo scorto i segni dell’incredulità per una profezia che, negli anni in cui il Torino si imponeva sulla scena nazionale facendo propri ben cinque scudetti di fila e lo Stabia arrancava nelle serie minori, non poteva non apparire utopica. La stessa incredulità, mista senz’altro ad orgoglio ed emozione, la proveranno i tanti tifosi della Juve Stabia che sabato prossimo gremiranno, forse come non mai in questa stagione, gli spalti dell’impianto cittadino. Una partita storica quella contro il Torino, uno dei club calcistici più importanti d’Italia, che giunge forse nel momento più opportuno, visto l’evidente calo motivazionale che le vespe hanno fatto registrare nell’ultima uscita di campionato contro l’Ascoli. Uno 0-0 scialbo, privo di emozioni, che ha visto gli uomini di mister Braglia esibire la peggiore prestazione dell’anno, pari forse a quelle contro il Livorno ed il Verona nel girone d’andata, in una partita che, considerata la forza degli avversari, avrebbe potuto permettere alle vespe di portare a casa tre punti fondamentali in ottica salvezza. Ma non è stato così. Del resto, la Juve Stabia ha ormai abituato i suoi tifosi a prove opache con le squadre di bassa classifica e a straordinarie prestazioni contro quelle che la precedono. E così tutti gli uomini a disposizione di mister Braglia sognano di poter giocare e, magari, poter scrivere un’altra pagina importante nella storia del club. Il Torino, dal canto suo, arriva al match del Menti con le ossa rotte e con il morale sotto le scarpe, dopo essersi visto surclassare davanti al proprio pubblico da una rivale alla promozione come il Verona (1-4). La squadra di Ventura sarà chiamata quindi ad una prova di orgoglio, ma soprattutto a riprendere la corsa promozione, in un campionato quanto mai aperto nelle zone alte della classifica. Per la Juve Stabia, così, il compito diviene più duro, anche se contro i granata potrà di nuovo contare su uno dei perni della sua difesa, ovvero quello Scognamiglio che ritroverà il campo dopo quasi due mesi dall’ultima partita disputata (quella di Verona). Chi non potrà essere della gara è invece Erpen che, infortunato, ha cercato di accelerare i tempi di recupero, ma gli esami a cui lo staff medico delle vespe lo ha sottoposto in
settimana non hanno dato esito positivo. Così, sulla fascia destra resta ancora una volta un vuoto da colmare: Tarantino, tra i più positivi di Ascoli, Ceccarelli e Raimondi scalpitano.
Antonio Prota