Un digiuno lungo più di quattro mesi. Diciotto partite disputate senza portare a casa i tre punti. Per fortuna della Nocerina l’incubo è finito. A far riassaporare il gusto della vittoria ai tifosi molossi c’è voluto il gesto del campione; il tiro da tre scoccato all’ultimo secondo dal suono della sirena. A scoccare quel tiro è stato il fantasista peruviano Merino, al suo secondo centro stagionale dopo quello messo a segno contro il Bari. E così il piccolo talento andino, già amato dalla tifoseria rossonera, da sabato scorso è divenuto l’eroe e l’idolo indiscusso del pubblico nocerino. Era la scossa che a
Nocera aspettavano da mesi e chissà che non sia la volta buona per la squadra di Auteri. Dopo aver messo alle corde la Juve Stabia, Negro e compagni hanno battuto una diretta concorrente alla salvezza, portandosi a sei lunghezze dalla
zona play-out. A dodici giornate dal termine, con ben 36 punti ancora in palio, la Nocerina si scopre nuovamente in lotta per un posto nella prossima serie B. Le ultime prestazioni, del resto, non fanno altro che alimentare la speranza per un obiettivo che sembrava ormai precluso. Certo una cosa è chiara: la Nocerina non può più sbagliare. L’imperativo è categorico già a partire dal prossimo impegno della squadra di Auteri, chiamata al difficile impegno di Modena, contro una formazione anch’essa invischiata nella lotta per non retrocedere. Tuttavia, sebbene la classifica sia al momento deficitaria, quella allenata da Bergodi sembra una delle candidate alla salvezza, se non altro per l’ottimo mercato di riparazione, che ha visto approdare nel centro emiliano un bomber di razza come Matteo Ardemagni. L’attaccante milanese non ha faticato molto ad inserirsi negli schemi della squadra modenese e con ben tre gol, di cui uno fondamentale per aver la meglio sul Padova due settimane fa, sta trascinando fuori dalle sabbie mobili una squadra, come il Modena, che ad inizio campionato era data da tutti come una delle possibili sorprese. Un avversario, dunque, non facile per gli uomini di mister Auteri che, dal canto loro, non possono più permettersi passi falsi. E poi, con un Merino così…
Antonio Prota