Pompei: presentato a New York il parco archeologico che dovrebbe sorgere nell’area Nord

Nell’ambito della valorizzazione non solo dell’antica città ma anche di quella moderna, si colloca l’ipotesi della realizzazione di un vero e proprio parco archeologico destinato a sorgere a Pompei. Il progetto è stato predisposto dall’amministrazione comunale ed è stato presentato, in questi giorni, dal sindaco Claudio D’Alessio a New York presso il “Wechester Italian Cultural Center”. La prospettiva da cui prende le mosse tale ideazione, è rappresentata dalla fusione dell’antico col moderno, fusione resa possibile dalle innovative tecnologie che consentiranno di ricostruire gli ambienti e la quotidianità della vetusta Pompei. In tal modo, al visitatore sarà data la possibilità non solo di passeggiare per le strade battute dagli antichi romani, ma anche di diventare egli stesso un cittadino della città sepolta e ciò attraverso percorso che coinvolge non solo la vista ma anche il gusto. Al turista, pertanto, sarà offerta l’occasione unica e suggestiva di assaggiare il vino degli antichi mescolato col miele in un termopolium, oppure di assistere ai lavori dei fullones, con la tintura delle stoffe, o ancora di ritrovarsi in una domus appositamente riprodotta e assaporare l’atmosfera di una casa della Pompei del 79 d.c.. Il parco archeologico, del resto, dovrebbe sorgere nell’area nord della città, tra la zona di Fossa di Valle e la Civita Giuliana, e dovrebbe costituire un raccordo tra il turismo della parte risalente della cittadina e quella nuova, un’ osmosi che stenta ad avviarsi e che questo progetto mira a creare. La tappa newyorchese è finalizzata, dunque, ad accattivare il turismo americano, da sempre appassionato delle vestigia romane, e a rinsaldare il legame di Pompei con la città d’oltreoceano, legame testimoniato dal monumento in memoria dell’undici settembre che campeggia sulla piazza cittadina. Un nuovo pilastro, pertanto, si aggiunge nell’asse tra Pompei e il continente americano, e ci si augura possa essere foriero dello sviluppo del turismo culturale su cui una città come Pompei, unica al mondo, ha l’obbligo di puntare se vuole realmente crescere.

                                                                                                       Claudia Malafronte

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