Napoli, poliziotti e vigili del fuoco scendono in piazza in difesa delle loro pensioni

Poliziotti e vigili del fuoco di Napoli e Provincia sono sul piede di guerra. Stamane sono scesi ancora una volta in piazza, con un presidio dinanzi alla Prefettura di Napoli, in segno di protesta contro i tagli alla previdenza, previsti dalla pesante “cura Monti”, che interesseranno l’intero comparto della sicurezza e del soccorso pubblico. Gli uomini in divisa e i pompieri lamentano «la mancanza di sensibilità, da parte del governo, nei confronti di tutti i lavoratori del comparto Sicurezza e Difesa  – come si legge in un volantino distribuito dagli organizzatori della protesta – una mancanza che si delinea nel non voler tenere conto della specificità di questa categoria di lavoratori e, di conseguenza, di non considerare tutte le improponibili difficoltà che ne derivano da un ulteriore aumento dell’età media degli operatori. Sembra che per questo governo il tema della previdenza per gli operatori della sicurezza e del soccorso pubblico non rientri tra le problematiche d’interesse, intendendo così determinare un peggioramento delle condizioni di accesso per tutti gli appartenenti al comparto». I sindacati di polizia SIAP-SILP/CGIL-COISP-ANFP della Polizia di Stato, OSAPP-SINAPPE-FP CGIL della Polizia Penitenziaria e Corpo Forestale dello Stato e USPPI, CONFSAL, SINDIR UGL dei Vigili del Fuoco denunciano «la forte preoccupazione per una visione solo ragionieristica che il governo manifesta nell’affrontare la questione previdenziale che andrebbe, invece, analizzata con attenzione e competenza e che riguarda centinaia di migliaia di operatori della sicurezza che quotidianamente affrontano armati, in situazioni complesse e rischiose, il controllo del territorio e dell’ordine pubblico, il controllo degli istituti penitenziari ed il servizio di soccorso pubblico. Porteremo le nostre rivendicazioni in sede di confronto con il Governo, sostenendo con forza il riconoscimento della nostra specificità, soprattutto su una materia come quella previdenziale, nella considerazione che le decisioni che verranno prese, qualora sbagliate, avranno certamente ricadute negative sulla sicurezza dei cittadini». I rappresentanti sindacali delle categorie non escludono che le agitazioni possano continuare nei prossimi giorni.

                                                                                                                          Claudio Di Paola

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