San Giorgio, Amministrative: il Pdl potrebbe non partecipare

Non è ufficiale ma poco ci manca: il Popolo della Libertà potrebbe non presentarsi alle prossime elezioni amministrative di maggio. Gli elettori sangiorgesi, in particolare quelli di centrodestra, non troveranno il simbolo del partito azzurro sulla scheda elettorale per eleggere il nuovo sindaco di San Giorgio a Cremano. Sarebbe il primo caso almeno a livello regionale, dalla sua nascita avvenuta nel 2009, che il partito di Berlusconi non partecipi alla competizione elettorale, rimanendo alla finestra. E’ di poche ora fa la notizia che Bruno Cesario, parlamentare facente parte del gruppo dei Responsabili nonché ex sottosegretario all’Economia dell’ultimo governo Berlusconi, ha rassegnato le dimissioni, dopo appena venti giorni, da «responsabile degli adempimenti elettorali» per il Pdl. Un ruolo importante che gli avrebbe conferito il potere di decidere le nomine dei candidati al consiglio comunale e formare quindi le liste collegate. La decisione, maturata dopo il passaggio del consigliere comunale Ciro Di Giacomo (recordman di preferenze alle amministrative del 2007  con oltre 700 voti) nella coalizione che appoggerebbe l’altro candidato per il centrodestra, Aquilino Di Marco, sarebbe stata presa in segno di protesta per le discutibili scelte fatte da alcuni dirigenti del Pdl provinciale e regionale, «con la speranza – dice criptico Cesario – che chi deve capire, capisca». Come dice il proverbio “parlare a nuora finché suocera intenda”. «Ero ormai stufo – conferma il deputato – di sopportare le numerose e continue  incursioni dei vertici con il chiaro intento di far saltare la composizione della lista». Cesario sbatte quindi la porta ma non lascia la coalizione da lui fortemente voluta e sponsorizzata a sostegno del candidato sindaco Aldo Raucci. La coalizione, senza il consistente peso del Pdl, si indebolisce; perde pezzi, sia in termini di liste (dalle dieci di partenza si è scesi a sei) che di uomini. Il caos totale regna sovrano nel centrodestra e di questo potrebbe facilmente beneficiare l’attuale sindaco, candidatosi per un secondo mandato, Mimmo Giorgiano e il centrosinistra che governa la cittadina vesuviana. Infatti, pare che il centrodestra sia più concentrato sulle beghe interne, ad innescare faide e risse politiche tra alleati piuttosto che condurre la tradizionale battaglia contro le sinistre. L’impressione è che la situazione così complicata che interessa il Pdl a San Giorgio sia un po’ sfuggita di mano agli “alti papaveri” del partito a livello provinciale e regionale che continuerebbero a lanciare segnali confusi tali da non essere ben recepiti. E dire che fino a poche settimane fa Cesario e Di Marco battagliavano ancora su chi dei due dovesse accaparrarsi il simbolo del Pdl. Pareva che il deputato l’avesse ormai spuntata, invece, c’è ora il rischio che tra i due litiganti, a farne le spese sia proprio il loro oggetto del desiderio…

Claudio Di Paola   

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