Niente più discariche in aree vincolate e di tutela ambientale.
L’ha deciso la Camera dei Deputati il 15 marzo in aula a Montecitorio, con un ordine del giorno presentato dalla parlamentare del PD Luisa Bossa.
La decisione presa dal Governo incrementerà le speranze dei cittadini campani che vivono quotidianamente con una discarica dietro casa, o in un Parco Nazionale. Emblematico è che la decisione sia stata presa grazie ad una deputata napoletana.
«Con il pieno accoglimento del mio ordine del giorno- dice Luisa Bossa-, come impegno vincolante, il Governo dovrà assumere ogni iniziativa affinché, nell’individuazione dei siti e la costruzione di impianti di discarica nella provincia di Napoli, venga stralciata la possibilità di realizzarne in aree vincolate e di tutela ambientale».
La Rete dei Comitati Vesuviani si fa sentire da subito: «E ora vogliamo la chiusura immediata, la bonifica della discarica Sari, oltre che delle altre esistenti nel Parco del Vesuvio e che tutti i responsabili di questo scempio ambientale, paghino».
Il governo si impegna a dire no alla realizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti della cava del Castagnaro, sottoposta a norme di tutela di protezione integrale secondo l’attuale piano territoriale paesistico, e si schiera contro l’eventuale impianto di Sant’Anastasia che ricade nell’area di vincolo del Parco Nazionale del Vesuvio.
«Ora è necessario che siano assunti atti consequenziali al fine di escludere definitivamente queste aree dalle ipotesi in campo», conclude Luisa Bossa.
«Alla luce della conferma di questo principio- si esprime il consigliere del PD di Boscoreale Oreste-, non posso non ritornare sul paradosso della discarica Sari, che non solo insiste su un’area vincolata e protetta ma che, addirittura, ha esaurito da moltissimo tempo la sua capienza. Non so cosa possa ancora recuperarsi da quanto avvelenato da questa scellerata mostruosità. Ancora pochi giorni fa, il sindaco Langella aveva affermato pubblicamente a Comitati e Mamme Vulcaniche che lui aveva tutto l’interesse di mantenere in vita la discarica, personalmente. da consigliere del comune di Boscoreale, non posso non ritornare a chiedere, per l’ennesima volta, che questo paradosso cessi e che il nostro territorio inizi il lungo cammino delle bonifiche etiche e ambientali».
Giovanna Sorrentino