“Art’è Magma”, è un progetto di promozione del territorio, a sostegno della condizione giovanile, teso, tra l’altro, alla formazione di nuove professionalità giovanili nell’ambito delle peculiari attività artigianali del territorio vesuviano, nella concreta prospettiva di aprire l’imprenditorialità giovanile a una nuova interpretazione del mondo del lavoro.
“ ‘Art’è Magma’ –ha spiegato Aniello Collaro, presidente dell’associazione Format- nasce a seguito della felice intuizione dell’amministrazione comunale, di connotare ufficialmente la denominazione di Boscoreale quale “Terra della pietra lavica”, occasione perché si concretizzi una proficua interazione tra le diverse Agenzie formative a tutto vantaggio del territorio, nel suo insieme, e in particolare del mondo dei giovani. Giovani che, in questo territorio difficile sotto l’aspetto socio-economico, sono profondamente penalizzati. Il nostro progetto –ha aggiunto Aniello Collaro- tende a concorrere a disseppellire le ingenti risorse che il territorio vesuviano conserva, per indurre i giovani a recuperarne la storia e la cultura che ha radici millenarie. Il progetto quindi, in sinergia con l’ente locale e la scuola superiore, vuole creare percorsi formativi che facciano interfacciare i giovani con il mondo del lavoro e delle imprese. In tale contesto –ha evidenziato Aniello Collaro- nasce anche l’idea di realizzane un Expo, da tenersi a settembre, quale percorso multidisciplinare e multimediale che interagisca con tutto il territorio, auspicando che si possa uscire fuori dai confini di Boscoreale chiamando a raccolta anche gli altri comuni confinanti”.
Per Giuseppe Montella, dirigente scolastico del ‘Vesevus’, “la scuola riveste un ruolo centrale per lo sviluppo e la crescita del territorio. Non a caso, per intercettare le esigenze di questo territorio, abbiamo arricchito la nostra offerta formativa anche con indirizzo linguistico, turistico e scientifico. L’adesione della scuola al progetto ci impone di attrezzarci per formare figure professionali che raccolgano le sfide del territorio. Siamo impegnati quindi a formare operatori che abbiano capacità di gestire le immense risorse di questa terra, e farli essere protagonisti del futuro”.
“Abbiamo fatto la nostra parte in un momento difficile per gli enti locali –ha affermato Giovanni Acanfora, assessore alle politiche giovanili-. Questo territorio si deve riscattare e noi siamo profondamente impegnati a sollecitare la sensibilità di tutte le forze presenti per creare opportunità di sviluppo e di formazione. Il futuro è dei giovani e non possiamo restare inermi, dobbiamo, come stiamo facendo, investire impegno e risorse per incentivarli e renderli sempre più parte attiva di un processo di crescita e di sviluppo che inscindibilmente passa attraverso la formazione”. L’assessore Acanfora, raccogliendo l’invito del presidente dell’associazione Format si è impegnato a ”convocare un tavolo con sindaci e assessori alle politiche giovani e sociali dei comuni confinanti con Boscoreale, auspicando che si possano coinvolgerli nell’attività progettuale”.
Per Mario Trerè, consigliere comunale, che ha portato il saluto del sindaco Gennaro Langella, non intervenuto alla conferenza stampa perché trattenuto da altri impegni istituzionali, “Occorre fare rete per favorire la crescita sociale ed economica di questa terra. Le imprese locali devono essere parte attiva, vanno coinvolte, devono sostenerci individuando le professionalità che necessitano per formarle a quelle che sono le reali esigenze”.
Il progetto si sonderà attraverso quattro momenti: percorso formativo, “dalla conoscenza alle opportunità” mirato a giovani studenti del Vesevus che concorreranno alla strutturazione e gestione dell’Expo; parco multimediale del magma, percorsi mirati alla promozione e valorizzazione del patrimonio ambientale, archeologico, artistico e artigianale; allestimento di un Expo multimediale con cadenza biennale, con concorso multidisciplinare di pittura, poesia, prosa, moda, video, musica, avente il magma e la pietra lavica come primum movens; museo permanente della pietra lavica, strutturazione di un sito permanente per l’esposizione dei contenuti multimediali di opere che testimonino l’identità e la tradizione del territorio, utilizzando la multidisciplinarietà e la multimedialità, in rete con le esistenti aree museali.