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Caldoro: «Ridurre i ”margini di diseguaglianza” tra le aree dell’Italia ”per renderla effettivamente unita»

Ridurre i ”margini di diseguaglianza” tra le aree dell’Italia ”per renderla effettivamente unita: abbiamo un Ministero perla Coesioneterritoriale, siamo gli unici ad averlo, e dobbiamo lavorare per avvicinare il Paese, non per allontanarlo”. Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, spiega che ”per un Paese realmente unito, occorre investire nel Sud”. ”Noi, come Regione, lo facciamo con le imprese, con i sindacati, poi deve farlo il Governo – ha affermato – a cui chiediamo maggiore attenzione per il Sud”. ”La battaglia che noi dobbiamo fare e’ quella di togliere i margini di delle differenze all’interno del Paese, dobbiamo chiuderle, non ampliarle”. Da qui la necessita’, indicata da Caldoro, di individuare una ”azione condivisa tra Regioni, Governo ed Enti locali” in assenza della quale ”non avremo una risposta efficace”. Caldoro ha evidenziato che di anno in anno ”si riducie la quota di finanziamento statale” cosa che determina, ”nei fatti una mancanza di cassa”. A questo si aggiunge anche la ”difficolta’ dell’Europa, rispetto al passato, della sua capacita’ di erogazione”. Resta, quindi, ”solo la quota di cofinanziamento regionale del 15% che, da sola, non e’ sufficiente”. ”La Regione e’ l’unica a non avere responsabilita’ perche’ ha impegnato fino all’ultimo euro – ha precisato – .Ma la nostra cassa, da sola, non e’ sufficiente perche’ il tetto che ci e’ stato messo non ci permette dia vere liquidita”’. A fronte di strumenti messi in campo dalla Regione – ultimo in ordine di tempo l’accordo quadro siglato oggi con le associazioni di costruttori per la certificazione pro soluto delle stazioni appaltanti – Caldoro evidenzia che ”non mi pare che ci sia la stessa capacita’ di risposta da parte dello Stato che tende oggi a togliere risorse perche’ riduce la quota di cofinanziamento”.

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