Il Gazzettino vesuviano | IGV

Manifestazione non agonistica per auto d’epoca e moderne

Si è abbassato il sipario su un fine settimana di automobilismo allo stato puro. Si è svolta, infatti, sabato e domenica scorsi la prima edizione della “Coppa Primavera Vintage”, rievocazione storica della celeberrima cronoscalata “Conca dei Marini – Furore – Agerola”. La kermesse ha finalmente permesso di riunire, dopo oltre due decenni, le colonne portanti dell’automobilismo italiano. Gli organizzatori hanno avuto l’onore di avere tra i partecipanti piloti del calibro di Domenico Scola, Cosimo Turizio, i fratelli Ciro e Piero Nappi, Luigi Bormolini padre ed il rampollo Fausto, Lucio Peruggini, gli avvocati “volanti” Vittorio Maione, Michele Liguori, Ciro Riccio e Francesco de Beaumont, insieme a tanti altri drivers.

La manifestazione ha visto nella giornata di sabato pomeriggio, presso la Casa Comunale di Agerola, l’esposizione delle vetture, consentendo di poter toccare con mano la passione e l’entusiasmo, giammai sopiti, delle centinaia di appassionati accorsi al Municipio della “piccola Svizzera napoletana” a godersi lo spettacolo di oltre 100 vetture. E che vetture! Tra storiche e moderne, da competizione e non, vi erano auto per tutti i gusti: a partire dalle intramontabili Fiat 500 e 126, Bmw, Alfa Romeo, Jaguar, Lancia, Ferrari, le Sport Prototipo e le Formula, con fiore all’occhiello la F.1 Hesketh 308 E del 1978 del napoletano Turizio. Un parco auto di tutto rispetto, simile quasi ad una vera e propria gara, più che ad una sfilata di auto.

L’epilogo del giornata di sabato è stata la cena di gala presso l’Hotel “Le Rocce” di Agerola, durante la quale si è svolta una doppia premiazione: la prima ha visto la consegna dei riconoscimenti in marmo, creati ad hoc da “Marmi Battimelli”, sia ai piloti locali distintisi con le loro vittorie negli anni, che ai piloti ospiti simbolo dell’automobilismo nazionale.

Il clou della serata si è però avuto al momento della consegna del premio “I Gironi di Furore”, un artistico trofeo ceramico realizzato da Annamaria Fusco che l’associazione “L’Aliante Furore” ha destinato quest’anno al “Lupo della Sila”, ovvero al plurivincitore della “Coppa della Primavera” e decano delle gare in salita, l’intramontabile Domenico “Don Mimì” Scola. L’emozionatissimo ottantunenne Scola, vero e proprio simbolo delle corse essendo licenziato CSAI dal 1948, non solo ha ricevuto il premio ma, in aggiunta, ha avuto il privilegio che gli venisse dedicato uno dei tornanti di Furore (chiamati appunto “gironi”), tanto di concerto tra l’Amministrazione Comunale di Furore e l’Associazione “L’Aliante”. Sarà quindi il “girone di Sopramonte” quello nel quale verrà collocato un pannello pittorico dedicato al pilota cosentino, realizzato sempre dall’artista furorese Annamaria Fusco.

Ci sono giorni che non si dimenticano facilmente, sono giorni che si attendono per tanto tempo e che, alcune volte, rischiano di non arrivare mai. Il giorno che tutti gli appassionati attendevano da ormai ben 22 anni e che, perciò, difficilmente sarà rimosso dalla memoria, è arrivato domenica 18 Marzo, quando le auto hanno iniziato a ripercorrere il sinuoso nastro d’asfalto che si inerpica dall’abitato di Conca dei Marini, attraversa il “paese dipinto” di Furore, sino a giungere alle porte di Agerola, dinanzi alla stele posta in memoria di un grandissimo sportivo come Fausto Coppi. Ognuno dei 102 fortunati partecipanti ha donato gioia ed  emozioni alle migliaia di ammiratori assiepati ovunque per assistere al passaggio delle vetture.

Ma è inutile nasconderlo che l’attesa era tutta per le auto da competizione, quelle il cui il rombo riecheggia attraverso le rocce e gli strapiombi del sublime ed incomparabile paesaggio costiero. Numerose e varie erano le auto elaborate, con in prima fila un nutrito stuolo di Fiat 500 e 126 Minicar, capeggiate dal Campione Italiano 2010 e 2011 della categoria “Pista”, nonché presidente della “Furore Motorsport”, Giancarlo Cuomo.

A seguire varie Fiat Ritmo 130 Abarth, Fiat 124, 127 e 128, la Autobianchi  A112, per continuare con varie Ferrari, tra le quali la 308 di Ciro Nappi, la stessa con la quale gareggiava 30 anni or sono e, per l’occasione, recapitatagli per la manifestazione dal fratello Piero, il quale dopo anni l’ha recuperata e rispolverata proprio per la “Coppa Primavera”.

L’apice dell’entusiasmo si è raggiunto con il passaggio delle ultime 20 vetture: Lancia 037, Alfa Romeo 155 e 156, Lotus 2 Eleven, Ferrari 550, Mitsubishi, Porsche 911 e, per concludere, la categoria delle Sport Prototipo con varie Lola, Lucchini, Radical e gran finale con la F.1 Hesketh del 1978 di Cosimo Turizio.

Una domenica indimenticabile tanto per gli spettatori, quanto per i piloti, molti dei quali già partecipanti alle edizioni nelle quali in gioco era la vittoria e non il semplice piacere di ripercorrere a velocità moderata gli 8,700 km.

Se la “Coppa Primavera Vintage” è stata una manifestazione gradevole, il merito innanzitutto è di chi ha creduto nella realizzazione di un sogno: un grazie speciale va a Giancarlo Cuomo, quale presidente dell’Associazione Sportiva Scuderia Automobilistica “Furore Motorsport”, all’ Avv. Matteo Merolla, ai vari Angelo Capriglione, Valentino Acampora e Dino Di Gennaro, senza dimenticare l’addetto CSAI Antonio Milo ed il Direttore di Gara Rosario Moselli. I ringraziamenti sono obbligatoriamente estesi a tutti coloro che hanno collaborato affinché la manifestazione riuscisse al meglio: la Provincia di Salerno ed il suo consigliere Dott. Matteo Bottone; le amministrazioni comunali di Conca dei Marini, Furore, Agerola, Amalfi e le loro Polizie Municipali; la Protezione Civile; la Misericordia, la Millennium-Costa d’Amalfi ed i Rangers che hanno garantito, assieme agli ufficiali della CSAI, la sicurezza del percorso. Mentre, ancora, un grazie doveroso va agli sponsor, i primi sostenitori della “Coppa Primavera Vintage”. L’augurio è che sia solo l’inizio di una nuova e lunga vita per la rinata “Coppa della Primavera”.

Exit mobile version