Da anni il centro anziani di Scafati della parrocchia di Scafati Santa Maria delle Grazie è attivo e continua ad elaborare proposte ed iniziative a sfondo sociale, economico e culturale. Questo insieme ad altri quattro centri è il fulcro della socializzazione, del coinvolgimento e dell’interazione fra gli anziani. Le attività che vengono svolte quotidianamente sono innumerevoli: si va dallo scopone al canto, alla danza, al ricamare e cucire abiti di ogni genere, fino alla potature delle erbacce. In questi anni il centro sta avvertendo una maggiore liquidità che negli anni passati era mancata e soprattutto sta portando a termine più iniziative rispetto agli anni scorsi. Asse portante dell’impianto di iniziative è l’instancabile consigliere comunale Espedito De Marino. La presidentessa Carolina Di Rosa ha dichiarato: “Facciamo una moltitudine di attività. Tra queste di concerto con il comune ci sono iniziative come il ballo, il canto e la palestra. Il comune ci dà una mano per i servizi più importanti: difatti non paghiamo l’acqua, la luce, la tassa sui rifiuti. Il nostro punto di riferimento è De Marino che spesso ci assiste nell’organizzazione degli eventi. Ovviamente per altre iniziative come la recente festa del papà ci stiamo autofinanziando. E noi in ogni iniziativa cerchiamo di far integrare tutti i partecipanti. Ultimamente abbiamo organizzato una conferenza sull’ambiente e sul nostro territorio dell’agro nocerino sarnese. Inoltre vorremmo realizzare una biblioteca. Tuttavia rimangono ancora irrisolti due problemi: il legame con gli altri circoli e il rapporto con le giovani generazioni. Sul primo problema io personalmente come presidente e il mio circolo si impegna assiduamente per trovare un punto di incontro con gli altri centri. Ma spesso ci sono piccole frizioni. Per l’altra questione: è difficoltoso avere una sintesi umana e culturale con i più giovani. Tuttavia le recenti iniziative (come quella organizzata da Scafati solidale riguardante un corso sull’utilizzo dei PC) sembrano aver accelerato questo processo di avvicinamento”. In conclusione la presidentessa esclama: “Importante è ritrovare le nostre radici culturali e le nostre tradizioni. Le passioni, i talenti devono essere coltivati. Questo lo dico soprattutto ai giovani. Inoltre lancio un appello: interagiamo di più tra noi anziani ma soprattutto leghiamoci sempre più con i giovani. Cerchiamo di far prevalere i valori ed il nostro io. Bisogna parlare meno e fare di più. Su questo mi aspetto che anche che il comune sia sensibile e si operi.”
Aniello Danilo Memoli