Givova Scafati perde a Veroli, ma resta in vetta

Ritorno al passato. La parte finale del 2011 si ripropone per la Givova Scafati con il suo dato negativo peggiore: le sconfitte in trasferta. Una squadra che vuole puntare al primato e che cerca la massima serie, non può permettersi di lasciare troppi punti per strada, lontano dalle mura amiche. Ma vincere il campionato non è mai stato l’obiettivo dichiarato della compagine dell’Agro. E’ giusto sottolinearlo e ricordarlo a chi sta evidenziando il calo esterno dei gialloblù, dopo i successi consecutivi di Barcellona Pozzo di Gotto, Jesi e Imola. Questo gruppo, questa rosa di atleti non è stata costruita per vincere il campionato di Legadue. Eppure, sorprendendo tutti, anche i più scettici, la truppa scafatese è ancora lì, in vetta alla Legadue, seppure in coabitazione con Giorgio Tesi Group Pistoia e Trenkwalder Reggio Emilia, due squadre allestite (queste sì!) con il dichiarato intento di ammazzare il campionato. A questa squadra, a questo team, obiettivamente, non si può chiedere di più, soprattutto alla luce del fatto che, a cinque giornate dal termine della stagione agonistica, è ancora in vetta alla Legadue. E non dimentichiamoci che la squadra prima in classifica alla fine della stagione regolare salirà direttamente in massima serie, senza passare per la lotteria dei play-off. Ruolo che sembra calzare a pennello alla Trenkwalder Reggio Emilia, che dovrà disputare ancora cinque incontri, a differenza delle altre pretendenti, che invece scenderanno in campo solo altre quattro volte, per osservare il turno di riposo previsto dal calendario, ma che dovranno ancora incontrarsi tra di loro, decidendo di fatto la classifica finale.

Ma ancora scotta la sconfitta di pochi giorni fa. Nell’ultimo turno, la Givova ha infatti incassato una pesante batosta 85-70, in casa della Prima Veroli. Nonostante i duecento tifosi al seguito, i gialloblù sono incappati in una giornata storta, nella quale sono sempre stati sotto e non sono apparsi lucidi e brillanti come in altre precedenti occasioni, nonostante i 21 punti di Casini, i 19 di Marigney e gli 11 di Thomas.

«Abbiamo avuto un approccio troppo morbido con il match – ha spiegato l’allenatore scafatese Giulio Griccioli – apparendo timorosi, quasi bloccati. I padroni di casa hanno avuto il merito di assalirci sin da subito, senza darci il tempo di riordinare le idee. Ogni volta che ci avvicinavamo a loro, ci trovavamo di fronte un superlativo Jackson, che, con giocate di alta scuola, metteva dentro canestri importanti, per tenerci a debita distanza. Archiviamo questa sconfitta e facciamone tesoro, per evitare di replicare gli stessi errori. Ma non dobbiamo fare drammi, perché stiamo disputando un’ottima stagione, al di sopra delle aspettative. Nessuno poteva attendersi che, a questo punto della stagione, ci saremmo trovati in testa, a giocarci addirittura la promozione diretta».

La sconfitta non ha quindi compromesso ancora nulla. La Givova deve rialzare la testa sin da subito e provare a vincere nuovamente lontano dal PalaMangano e non deve fallire il doppio scontro interno al vertice contro Pistoia e Brindisi. «So bene quello che dobbiamo fare – ha proseguito il trainer toscano – e voglio condividere queste idee con la squadra, consapevoli del fatto che non è un caso se ci troviamo a lottare per il vertice e che non abbiamo pressioni da nessuna parte, per cui dobbiamo continuare a giocare con la massima serenità. Voglio però restituire fiducia alla squadra, partendo da quanto di buono fatto vedere nel secondo tempo a Veroli, nel quale abbiamo riscattato un approccio balbettante».

La trasferta di domenica (ore 18:15) sul campo della Conad Bologna costituisce un crocevia fondamentale nel cammino dei salernitani verso la conquista della prima piazza al termine della regular season.

Antonio Pollioso

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