Organizzato dall’Associazione Incontri Napoletani, interverranno insieme all’autrice, Adriana Corrado, docente di letteratura inglese all’Università Orientale di Napoli ed i giornalisti Pasquale Esposito ed Armida Parisi. Letture di Rosaria de Cicco, musiche di Brunello Canessa, immagini di Manu Montella.
“Le alghe di Posillipo” è il bel romanzo d’esordio di Giovanna Mozzillo; uscito nel 1994 per i tipi di Lombardi, ed è stato recentemente ristampato da La Conchiglia, la nota casa editrice caprese di Ausilia Veneruso e Riccardo Esposito.
Il libro è un collage di emozioni, ricordi, curiosità d’infanzia, una favolosa rapsodia della Napoli del primo dopoguerra, quando l’autrice era una bambina, una città che nonostante la guerra appena finita, nonostante le macerie lasciate dai bombardamenti ed un popolo ancora genuino ma immerso in una profonda miseria, restava ancora identica a se stessa. Una Napoli che vive nel mito della sua radiosa bellezza, che si mostra invitante e complice di viaggi avventurosi con le sue rampe, i tanti giardini, il mare, le grotte, gli scogli di Posillipo, i percorsi iniziatici scavati nella memoria e nel tufo. Uno scenario incomparabile, affabulante, quello scritto dall’autrice, con una prosa fatta di poesia e sottile, fresca ironia, da rimpiangere con strazio ora che è per sempre perduto ma che la voce vibratile di Rosaria De Cicco, le canzoni d’epoca rivisitate magistralmente da Brunello Canessa( ‘O Guarracino, Luna rossa, Era de Maggio, Accarezzame) insieme alle immagini video della fotografa Manu Montella, possono restituirci per qualche ora.
Giovanna Mozzillo, scrittrice e giornalista affermata (collabora al Corriere del Mezzogiorno), napoletana con lunghi soggiorni a Massa Lubrense. Il suo primo lavoro risale al 1977 “La Campania dal fascismo alla repubblica”, un’antologia per celebrare il XXX anniversario della Resistenza, in cui sono raccolti brani di diversi autori (Croce, Papini, Stefanile, Prunai, Anna Maria Ortese). In seguito pubblica per la Lombardi di Siracusa “Le alghe di Posillipo” (1994), “Tempo di Cicale” (Di Mauro 1995) e per e edizioni Avagliano “Recita napoletana” da cui è tratto il lavoro teatrale “Tempo scaduto” diretto ed interpretato da Gea Martire. Nel 2001 sempre con Avagliano ritorna alla narrativa con il libro “La signorina e l’amore”, finalista al Premio Morante 2002, “Lavinia e l’angelo custode” (2003), “Quell’antico amore” (2004) e “La vita come un gioco”, finalista al premio Melfi 2008.
Mario Carillo