Le polemiche intorno all’amministrazione comunale pompeiana non tendono a placarsi in questo ultimo scorcio del secondo mandato del sindaco Claudio D’Alessio. Stavolta la singolar tenzone si dipana intorno allo stadio comunale “Vittorio Bellucci”, ovvero il campo di calcio ubicato in via Lepanto, location privilegiata per le gare agonistiche cittadine. L’oggetto del contendere riguarda il finanziamento della ristrutturazione del complesso sportivo da parte di fondi regionali, che secondo gli oppositori sarebbero andati perduti. A smentire i recenti rumors disfattisti è stato lo stesso primo cittadino che ha mostrato il decreto dirigenziale relativo all’assegnazione di 1.400.000.00 euro per la realizzazione dell’intervento di riqualificazione degli impianti sportivi, finanziato nell’ambito dell’intesa istituzionale di programma. Attraverso tale spesa regionale sarà possibile un vero e proprio restyling della struttura, lavoro che lo stesso sindaco rivendica insieme al complessiva attività svolta dalla sua amministrazione che “da otto anni sta lavorando incessantemente sul territorio per la realizzazione di numerose opere finalizzate alla riqualificazione sociale e urbana della Città, tra cui quattro nuovi plessi scolastici, un nuovo centro sportivo, un centro commerciale e diversi lavori di vario genere, tra i quali quelli legati alle infrastrutture”. A parte l’annuncio e le rassicurazioni sulle sovvenzioni regionali ben altro traspare dal comunicato del primo cittadino che si scaglia contro quella che definisce “una diffusa disinformazione” volta a mettere in dubbio l’impegno del suo esecutivo. Pertanto lo stesso sindaco invita “la cittadinanza, ove venga a conoscenza di problematiche presenti sul territorio da voci poco attendibili, di rivolgersi a uffici e persone competenti in materia, che possano risolvere in modo veritiero i quesiti posti”. Da ciò è lecito desumere che il livello dello scontro politico cittadino si stia alzando, tanto da far esporre il primo cittadino in persona per ribadire i risultati del suo periodo di gestione della cosa pubblica a Pompei, risultati che sempre più vengono messi in discussione determinando una vera e propria lotta di cui questo comunicato è l’ennesima testimonianza.
Claudia Malafronte
