Valle Metelliana-Ercolano, quando il pallone rimane da solo

La gioia, la disperazione, la trepidazione di un calcio di rigore, l’adrenalina dell’ultimo minuto e ancora la paura della sconfitta ed il sorriso della vittoria, le emozioni sovra ogni cosa, di quelle che per novanta attesissimi, indimenticabili novanta minuti di pura genuinità  non conta null’altro, tutto questo si è portato via un intero pomeriggio di un sabato che all’alba pareva essere un giorno qualunque e che al tramonto si era rivelato solo uno qualunque di quei giorni maledetti, quelli dove il roboante boato del pubblico viene silurato da una piccola vocina che dentro ogni sano vero appassionato dello sport più bello del mondo, davanti a simili scempi, ti sussurra a gran voce «Hanno preso a calci il calcio». Lo hanno fatto la Valle Metelliana e l’Ercolano in mezzo alla polvere del Santa Lucia di Cava de’ Tirreni, un campo di calcio trasformato in uno di combattimento. Tutto tranquillo, per la verità, fino alla metà circa della seconda frazione di gioco. Le due compagini erano ferme sullo 0-0, ma la gara era corretta. Il patatrac è avvenuto quando un calciatore dei locali commette un brutto fallo ai danni di Vitiello, purtroppo vicino alla panchina degli ospiti. Da qui nasce un violento battibecco tra il colpevole della scomposta entrata e il dg granata Mario Perna, inspiegabilmente insultato dal primo. Nulla di grave comunque, se vogliamo sorvolare sull’espulsione del dirigente ercolanese e di quella di un altro calciatore (che siedeva in panchina) dei metelliani, cose che capitano. Il problema, però, è che la partita ormai aveva preso una brutta piega e gli animi apparivano troppo surriscaldati, così il direttore di gara, complice forse  la sua giovane età, ha ritenuto opportuno sospendere l’incontro (almeno quello di calcio !)  e mandare tutti sotto la doccia a raffreddare i bollenti spiriti. Le squadre, che comunque dovranno recuperare i restanti minuti di gioco, ora rischiano un punto di penalizzazione e quasi certamente dovrebbero piovere importanti squalifiche ai danni dei più esagitati: all’arbitro l’ardua sentenza. Dipenderà, infatti, da cosa egli avrà riportato sul referto a fine gara. L’Ercolano avrà, comunque ben due settimane di tempo per riflettere su quanto è accaduto, poiché il campionato di Promozione osserverà due domeniche di pausa e riprenderà quindi direttamente il 15 aprile, per l’ultimo tris di partite. E di certo nessuno per quella data vorrà vedere uno terreno di gioco vuoto prima che scocchi il 90’: quando il pallone rimane da solo non vale più la pena perdersi nell’ammirarlo, non emoziona più.

Michele Di Matteo

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