Quasi 700 milioni di euro. Questa la cifra cui sembra ammontare complessivamente il credito dei proprietari delle obbligazioni Deiulemar . Da febbraio nell’albergo Poseidon di via Cesare Battisti è in atto un censimento per catalogare creditori e ammontare reale della somma dovuta dalla compagnia di navigazione. Fino ad ora, gli obbligazionisti che si sono presentati e di cui è stata analizzata la posizione sono 10.578, per una cifra totale di 684.593.967 €. Il dato supera di gran lunga la cifra prospettata inizialmente da Roberto Maviglia, amministratore unico della Deiulemar. Inizialmente si era parlato infatti di massimo 550 milioni di debiti per la compagnia, quindi quasi 135 milioni in meno rispetto alla cifra reale. Roberto Maviglia chiarisce che la cifra attualmente individuata, non è definitiva: “Un dato che non è definitivo per due ordini di motivo: il primo è che potrebbero esserci investitori che ancora non si sono sottoposti al censimento, il secondo perché bisogna accertare che tra i titoli prodotti non vi siano copie non riconducibili in alcun modo alla società. Un modo per evitare che qualche maleintenzionato possa tentare di approfittarne”.
Entro la fine del mese, come annunciato dagli stessi dirigenti Deiulemar, dovrebbe essere convocato un tavolo tecnico per elaborare un concordato preventivo ed un piano di rientro per evitare il fallimento della società. I tempi devono essere stretti, in quanto il 18 aprile scade la discussione della prima richiesta di fallimento, presso la sezione fallimentare del tribunale di Torre Annunziata. L’istanza è stata prodotta da una società che vanta un credito di 230.000 €. Ovviamente non si tratta dell’unica denuncia presentata, al momento almeno trenta sono state già ufficializzate. L’avvocato Antonio Cirillo, spiega il perché delle numerose denunce contemporanee: “L’obiettivo è ottenere dal pm l’estensione di un eventuale fallimento a tutte le società legate alla Deiulemar e alle persone fisiche. Inoltre, chiederemo la citazione in sede penale con responsabilità civile di Consob e Bankitalia”.
Anna Bottone