Quali sono le colpe del Napoli? C’è un problema psicologico?
“Il problema psicologico va sempre a braccetto con quello fisico, l’abbiamo visto col Catania quando abbiamo concesso troppo nella ripresa. Ora bisogna raccogliere le forze e credo che nel giro di un paio di partite ritroveremo quello smalto che vedo manca anche ad altre squadre che hanno giocato in Europa. Mi inquieto, poi, quando sento dire che abbiamo 11 calciatori di valore e altri meno. Ora, probabilmente, tra squalificati e problemi vari arriverà il turno tra infortunati e squalificati di altri che hanno giocato meno”.
Per diventare una grande squadre non credi ci voglia una rosa più completa?
“Io non sono d’accordo, dipendesse da me promuoverei i giovani. E’ un problema soprattutto italiano far giocare i calciatori quando hanno fatto tirocinio nelle serie minori. Sono balle, bisogna far giocare i giovani. Vorrei una squadra solo di giovani, cioè di calciatori che vanno dai 18 ai 27 anni”.
Si aspetta quindi che Mazzarri schieri più giovani nelle prossime partite?
“No, Mazzarri ha fatto benissimo perché avendo la responsabilità di giocare su tre competizioni fa tutto quello che è nella sua capacità. Poiché lui certi calciatori li conosce da molto tempo è chiaro che punti molto su di loro. Quando uno non gioca, come successo a Fernandez, può accadere che poi quando scende in campo ha i crampi. Volevo vedere la partita di questa sera con noi senza la Champions o anche loro impegnati in Europa”.
Ha fatto una piccola proposta a Del Piero?
“L’ho salutato prima della partita e ringraziato perché tra di noi esiste da anni un bel rapporto. Vedo, però, anche ben saldo il suo rapporto con la Juventus. Lui rappresenta la squadra bianconera”.
Per essere grandi giocatori non bisogna giocare bene le grandi partite?
“Non sono d’accordo, soprattutto con una vostra abitudine. Voi costruite i miti in un attimo e li demolite un attimo dopo. Questo non è corretto, ma lo accettiamo. Sono convinto che Mazzarri è un grande allenatore e che il Napoli è una grandissima squadra. Abbiamo ancora tanti anni davanti per ottimizzare il lavoro fatto fino a oggi”.
Cosimo Silva