Napoli, Villa Floridiana: riapertura parziale e con tante incognite

“Stamani abbiamo assistito al remake di un film già visto, per l’esattezza quello girato il 16 aprile dell’anno scorso – ricorda Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari ed organizzatore della manifestazione di protesta che ha avuto luogo stamani dinanzi all’ingresso del parco in via Cimarosa con la partecipazione di cittadini, di associazioni e dei consiglieri municipali Cafasso e Gaudini -. Anche in quello occasione, dopo una chiusura di tre settimane, in concomitanza ad un’analoga manifestazione di protesta da me promossa, furono riaperti i cancelli chiusi di via Cimarosa”.

“In verità – ironizza Capodanno – allora erano rimaste le transenne che delimitavano l’emiciclo antistante l’accesso. Stamani, almeno quelle brutte transenne, sono state sostituite con fioriere, ma una volta entrati nel viale principale, si poteva constatare che non è cambiato proprio nulla. Difatti, esclusi detto viale,  l’aiuola centrale e lo spazio antistante il museo Duca di Martina, il resto del parco è completamente transennato ed inaccessibile, ora come allora. Di accedere al belvedere non se ne parla proprio, anche perché in quell’area restano i problemi di sicurezza già presenti da oltre un anno e per i quali non è stato effettuato, nel frattempo, alcun intervento operativo”.

“Per il resto l’aiuola centrale somiglia più alla testa pelata di un calvo, con tanta terra battuta e qualche ciuffo d’erba che spunta sui bordi – precisa Capodanno -. A sinistra del viale che circonda detta aiuola sono stati accatastati i residui dei rami tagliati nella potatura effettuata nei giorni scorsi, non ancora rimossi e diventati secchi ( foto allegata ). Una scintilla, un fiammifero o una sigaretta accesa che cadesse in quel posto, anche nelle ore nelle quali il parco è chiuso, e forse della villa Floridiana non se ne parlerebbe proprio più. I servizi igienici, ubicati nella palazzina che, quando ancora era operante il protocollo d’intesa con l’amministrazione comunale, era stata destinata al personale che provvedeva per conto del Comune alla manutenzione, ora in stato di totale abbandono, non sono in funzione ( foto allegata ). Insomma una situazione che, nel complesso, denota un’approssimazione determinata dalla fretta di riaprire a qualunque costo quel poco che poteva essere messo a disposizione del pubblico, per frenare la protesta sfociata nella manifestazione di stamani”.

“Per il resto – prosegue Capodanno -, da notizie apprese nel corso della manifestazione, si è saputo che si sta lavorando ad un nuovo protocollo d’intesa che vedrà ancora una volta impegnata l’amministrazione comunale per la manutenzione ordinaria, mettendo a disposizione fondi propri che, in considerazione della ben nota situazione finanziaria, non potranno evidentemente  che essere sottratti ad altre attività. Scelte per le quali potrebbe muoversi anche la Magistratura, a partire da quella contabile, visto lo stato nel quale versano i parchi di proprietà comunale, laddove la villa Floridiana fa capo al Ministero per i beni e le attività culturali, che dovrebbe provvedere con apposite provvidenze economiche assegnate alla sovrintendenza “.

“Da quanto riferito è emerso che la Floridiana per la prossima settimana resterà aperta – precisa Capodanno -. Lunedì in Albis, come oramai accade da anni anche per altri parchi urbani, resterà chiusa, ma tale chiusura, per il solo accesso di via Cimarosa, si dovrebbe protrarre fino a venerdì 13, per una serie di operazioni da effettuare sulle alberature presenti lungo il viale centrale, consentendo l’accesso dal solo varco di via Aniello Falcone, che peraltro in questo periodo è rimasto sempre aperto. Poi nel fine settimana successivo anche il varco di via Cimarosa dovrebbe riaprire “.

“Per quanto riguarda la zona del Belvedere – continua Capodanno – i tempi sono molto più lunghi. Appare del tutto improbabile che per le gare dell’America’s Cup, che inizieranno l’11 aprile prossimo, si possa aprire un varco per consentire l’accesso a tale zona. Comunque l’idea è quella di procedere per lotti che saranno finanziati con fondi sia della Sovrintendenza che dell’amministrazione comunale. Sui tempi non vi sono previsioni, ma quello che è certo è che la piena fruibilità dell’intera villa non avverrà a breve “.

“Insomma un quadro complessivo che non è affatto roseo – conclude Capodanno – e che a breve ci vedrà impegnati, insieme alla costituenda “Associazione Amici della Floridiana”, per la quale stiamo raccogliendo numerose adesioni, a tutta una serie d’iniziative che mirano alla soluzione definitiva del problema, attraverso lo scorporo del parco dal museo al quale oggi è annesso. La villa dovrà diventare un parco regionale e dunque non dipendere più dal Ministero per i beni e le attività culturali che, come dimostrano le vicende della villa Floridiana, non ha né fondi, né personale, né strumenti idonei per la manutenzione dei parchi urbani, dovendo ricorrere ai tecnici della regione per lo studio e alle ditte comunali per la manutenzione. La villa Floridiana dovrà essere affidata con apposito provvedimento alla Regione Campania che, con appositi fondi destinati alla copertura delle spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria oltre che per il personale necessario, l’assegnerà in comodato d’uso gratuito al Comune di Napoli. Solo a queste condizioni i problemi della Villa Floridiana potranno essere definitivamente risolti. Su questa strada ci sentiamo impegnati e proseguiremo la nostra attività di stimolo e di proposta che, come dimostrano gli odierni avvenimenti che, peraltro, ricalcano quelli dell’anno scorso, produce effetti positivi per l’intera cittadinanza, mettendo ancora una volta in evidenza carenze ed inefficienze della pubblica amministrazione”.

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