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Scafati: la vicesegretaria provinciale del PD interviene sulla questione “ospedale”

Sull’ospedale la tensione è tornata alta. In queste settimane decine di associazioni, comitati, partiti e cittadini si stanno preparando per tornare a difendere un diritto inviolabile garantito dall’articolo 32 della costituzione: il diritto alla salute. In questa ottica si deve segnalare il grande impegno che sta profondendo il comitato per la riapertura dell’ospedale Scarlato.

Tra le persone che compongono il comitato ci sono anche alcuni esponenti politici come la vicesegretaria provinciale del PD Maria Rosaria Vitiello che ha affermato: “E’ inaccettabile l’estrema superficialità con cui la consigliera regionale Monica Paolino entra nel merito della questione ospedale Scarlato. Per troppo tempo i coniugi Aliberti, anziché affrontare il problema in maniera seria, hanno fatto un’opera di mistificazione della realtà, parlando di eccellenze e prospettando la riqualificazione della struttura. Ora, tutto ad un tratto, la Paolino si ricorda della vitale necessità di un presidio di pronto soccorso ben strutturato, dell’alta densità di popolazione che l’ospedale ha sempre assistito, delle strade trafficate e dei tempi di arrivo ai nosocomi più vicini. Problemi questi sollevati da tempo dalla comunità scafatese e ai quali è stato sempre ribadito di provocare sterili allarmismi. Eppure questi, nel suo programma politico, dovevano già rappresentare i punti cardine da affrontare. In esso, infatti, si diceva: <<Il nuovo governo regionale dovrà tutelare i reparti d’emergenza del Mauro Scarlato ed evitare ulteriori declassamenti. Il futuro piano ospedaliero dovrà garantire il diritto alla salute dei cittadini e il potenziamento di una struttura che serve un ampio bacino d’utenza. Nelle scelte importanti, dovrà confrontarsi prima con i sindaci, espressione più diretta del territorio, e rispondere alle reali esigenze dei cittadini>>.

Oggi queste promesse elettorali sembrano solo un lontano ricordo. Finora c’è solo che i punti del programma che dovevano rilanciare sanità e Mauro Scarlato sono finiti nel cassetto (ormai colmo) delle promesse non mantenute. La Paolino, però, non si scoraggia e invita addirittura i comitati a non adoperarsi troppo, a non richiedere consigli comunali monotematici, perché tutto si giocherebbe su altri livelli istituzionali.

Alcune domande sorgono spontanee a questo punto però. Sarà lei a far comprendere queste esigenze della comunità scafatese? Come ha fatto finora magari? E quali strumenti ha in mente di mettere in campo per farlo? Queste forse sarebbero le risposte più attese da chi la comunità ha affidato la responsabilità di rappresentarli a certi livelli istituzionali. Di fatto c’è che gli impegni assunti sono stati ampiamente disattesi e la strategia dell’opportunismo politico appare, in questo momento, alquanto scorretta e inopportuna, soprattutto quando in gioco c’è la salute dei cittadini”.

Aniello Danilo Memoli

 

 

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