Sergio Passariello responsabile nazionale dell’ufficio di segreteria attività produttive, pmi ed artigianato del Nuovo Psi, partito federato con il Popolo delle libertà dichiara: siamo di fronte ad una Europa che decide giustamente regole nuove e più severe sulla concorrenza, sul mercato del lavoro e sulla previdenza finanche sui deficit pubblici dei singoli stati membri imponendo il cosiddetto pareggio di bilancio, mentre non difende la sua stessa esistenza dalla concorrenza sleale della Cina e di altri paesi asiatici.
Il premier Monti, nel corso del suo viaggio in Oriente, precisa Passariello, ha esortatola Cinaad investire in Italia ed anche il premier cinese Hu Juntao, ha dichiarato pubblicamente che suggerirà a tutte le autorità e alle business comunity cinesi di investire in Italia, ma se non si blocca, nel più breve tempo possibile, l’accesso nei nostri mercati di prodotti realizzati a basso costo, sfruttando i lavoratori con salari offensivi e negando qualsiasi buona regola del vivere civile, inquinando anche il pianeta, l’Italia e l’Europa, non vanno da nessuna parte.
Le aziende italiane, continua Passariello, saranno, di questo passo, costrette a chiudere oppure nella migliore delle ipotesi dovranno delocalizzare la produzione; non ci saranno più occasioni di lavoro e risorse.
L’Europa, precisa Passariello, deve affrontare la primaria questione di questa globalizzazione senza regole che è l’esatto contrario del libero mercato e di una sana economia autenticamente liberale, altrimenti nei prossimi dieci anni diventerà un deserto economico e sociale.