Tutto è accaduto dopo l’ultima seduta ispettiva di consiglio comunale dello scorso martedì 27 marzo, durante la quale c’è stato un acceso battibecco tra il consigliere comunale Pd Eduardo Riccio ed il primo cittadino Lello Russo. Al gruppo consiliare Pd non è piaciuta la cosa tanto che i consiglieri avevano abbandonato l’aula consiliare anzi tempo per evidenziare la propria contrarietà all’atteggiamento tenuto dal Sindaco e dalla maggioranza. Poi è uscito un manifesto in città dove si denunciava la situazione con toni piuttosto duri nei confronti dell’amministrazione e del Presidente del consiglio comunale, definito nel testo del manifesto affisso “fazioso ed inadeguato a rispettare ed a far rispettare le regole di democrazia”. Atteggiamento che secondo quanto affermato dal capogruppo Pd Esposito Giuseppe in una conferenza stampa tenutasi sabato 31 marzo va avanti dall’inizio della consiliatura, queste le sue parole: “Non abbiamo più intenzione di prendere parte ai lavori del consiglio comunale ed a tutte le attività connesse, fino a quando non saranno ristabiliti i ruoli tra maggioranza ed opposizione, c’è bisogno di una dialettica valida in consiglio comunale. Stiamo stigmatizzando questa situazione di difficoltà dall’inizio della consiliatura, chiediamo al Presidente del consiglio comunale di attivarsi per fare in modo che il regolamento sia sempre rispettato e ci sia un passo concreto da parte del Presidente del consiglio”. Alla conferenza stampa hanno partecipato inoltre anche i consiglieri comunali Antonio Della Ratta, Onofrio Piccolo e Giuseppe Picozzi. E proprio il consigliere Picozzi ha preso le distanze da ogni tipo di documento o di manifesto : “prendo le distanze dal metodo con cui sono stati fatti dei documenti che portavano la firma del gruppo, ma che con il gruppo non sono mai stati concordati, ne sposo il contenuto ma non il metodo”, ha spiegato Picozzi.