Uil – dice Nicola Ricci segretario Flai Cgil di Napoli – cui hanno aderito la cittadinanza e i sindaci e politici del
territorio, è servita a dire no alla dismissione industriale dei siti campani, no alla delocalizzazione, no alle operazioni
industriali che salvaguardano solo gli interessi degli imprenditori in danno ai lavoratori, no alle multinazionali come
la Princes, inglese, che acquisisce solo il sito di Foggia e in modo irresponsabile lascia al proprio destino nefasto l’area
industriale a cavallo tra Napoli e Salerno. Saranno espulsi dal ciclo produttivo ben 5 siti e 3000 tra lavoratori diretti ed
indiretti, indotto compreso”. “L’operazione messa in campo da il Gruppo Ar e la Princes -afferma Giuseppe Carotenuto segretario Flai Cgil Campania – dimostra ancora una volta che in assenza di politiche industriali regionali e la continua latitanza su queste vertenze
mette in ginocchio ed in modo irreparabile l’intero comparto agroindustriale della regione. Il sottrarsi alle responsabilità
e ignorare la necessità di mettere in campo un vero progetto di sviluppo e serie proposte vedrà il comparto segnare sempre di
più il passo e in forma drammatica”.