Suicidio Napoli, cade all’Olimpico per 3-1 contro la Lazio e dice addio al terzo posto?

Il Napoli dice con ogni probabilità addio al terzo posto e alla Champions League, cade all’Olimpico sotto i colpi della Lazio perdendo per 3-1. Per gli azzurri oltre al danno anche la beffa, danno procurato da Mazzoleni che nega un rigore a Pandev nel primo tempo, e  fischia un fuorigioco a Cavani nel secondo tempo che avrebbe dato il vantaggio agli uomini di Mazzarri. La beffa arriva per mano della difesa del Napoli che persevera con i soliti errori e Britos commette un fallo ingenuo che concede il goal partita alla Lazio. In rete Candreva all’ 8′ minuto del primo tempo (Lazio), risponde Pandev al 32′ (Napoli), Nel secondo tempo prima Mauri al 22′ e poi Ledesma su rigore al 35′ abbattono il Napoli e volano a + 6 sugli azzurri. A fine gara i tifosi laziali cantano “o surdat nammurat”, e per i tifosi partenopei non resta che guardare avanti e sperare in una rifondazione, il ciclo di Mazzarri è forse giunto a termine è ora di guardare al futuro.

La partita:

La partita è avara di emozioni nel primo tempo, a causa dei tanti assenti in entrambe le squadre. Ma è  la Lazio a passare per prima in vantaggio, al 9′ con Candreva, anche se nell’occasione è stato evidente un erroraccio del portiere partenopeo De Sanctis. Al 34′, poi, il Napoli pareggia con Pandev. Inoltre nel primo tempo il Napoli può recriminare per un rigore non concesso a Pandev per un fallo netto in area subito da Cana. Nella ripresa,  dopo un avvio favorevole al Napoli, che però non è riuscito a trovare il vantaggio ancora per merito di Mazzoleni che fischia fuorigioco a Cavani a due passi dal portiere laziale, pronto a mettere in rete, posizione del “matador” che poi risulterà essere regolare. Il secondo tempo però risulta essere sbloccato nuovamente dalla Lazio, al 68′, con Mauri che ha insaccato con una spettacolare rovesciata su cross dalla sinistra, il difensore azzurro Britos anche in questa azione sfarfalla in area. Nel finale, poi, fallo da rigore di Britos su Rocchi, causato da un ingenuità di Inler, e dal dischetto Ledesma sigilla la vittoria biancoceleste, che rinsalda il terzo posto in classifica a più sei sul Napoli.

La matematica ancora non condanna gli azzurri e guai a pensare che il campionato sia terminato con la sconfitta contro la Lazio. Ma a preoccupare non sono i punti che ancora sono a disposizione per centrare l’obiettivo terzo posto. Preoccupa invece le prestazione altalenanti dei tre tenori, la mancata esplosione di Inler, la difesa ballerina che ormai regala errori e goal agli avversari in ogni gara. Soprattutto preoccupa il contraccolpo psicologico che gli azzurri e la piazza partenopea potrebbero subire da le due amarissime sconfitte con Juventus e Lazio. L’unica medicina sarà archiviare in fretta queste gare e pensare alla gara di mercoledì sera al San Paolo contro l’Atalanta ma ora sarà dura raggiungere il terzo posto, anche se mancano sette finali alla fine.

Cosimo Silva

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