Critica la situazione degli operai Ar. Vanno avanti le proteste

Preoccupante la situazione dei 225 operai fissi del gruppo Ar di Angri, ex Ipa, Conserviera Sud ed Elvea.

Il sit in di protesta presso l’impianto situato in via Buonconsiglio, va ormai avanti da giorni. Più precisamente è cominciata quando la direzione della società ha annunciato di voler destinare gli stabilimenti dell’area agrese solo a produzioni stagionali, relegando quindi il lavoro del personale alla sola lavorazione dei pomodori nel periodo estivo e togliendogli tutte le attività legate alla lavorazione di legumi e frutta.

La loro protesta continuerà anche durante il periodo pasquale. Le paure non prive di fondamento dei lavoratori riguardano la possibilità che tutte le attività siano spostate nello stabilimento di Capitanata, in provincia di Foggia, centro del maggiore impianto per il confezionamento di conserve di pomodoro della Ar.

Gli operai sono delusi dal comportamento della direzione, che non si interessa della loro situazione. A tal proposito sono intervenuti i rappresentanti sindacali, portavoce della protesta. Eliodoro D’Ambrosio della UIL riporta il pensiero dei dipendenti, che non vogliono abbandonare il proprio posto di lavoro ed è critico verso i proprietari dell’Ar : “Non ci piace restare con le mani in tasca. Se non ci fosse stato del lavoro avremmo capito e saremo stati vicini all’azienda, soprattutto in questo momento di crisi generale. Della proprietà, però, non si è fatto vivo nessuno. Ci saremo aspettati un incontro con loro, come abbiamo sempre fatto. Ci sentiamo traditi”.

Combattivo è Pietro Coppola della CISL, che rivendica l’importanza degli operai di Angri: “Questo gruppo l’ha reso grande il nostro lavoro. La maggior parte degli operai è qui da 20 anni e per l’azienda ha dato l’anima. Siamo cresciuti insieme e non possono lasciarci in mezzo a una strada. Di ammortizzatori sociali, per ora, non vogliamo sentirne neanche parlare, ci interessa solo lavorare”.

Per la prossima settimana è stato fissata una riunione con il prefetto di Napoli Andrea De Martino, con la speranza di sbloccare la situazione e ridare agli operai della Ar la possibilità di lavorare.

 Anna Bottone

 

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