Un’area di sosta a Castellammare contro i parking della camorra

Una grande area di parcheggio al servizio di bagnanti, clienti dei chioschi e residenti.
E che servirà soprattutto a combattere la sosta abusiva e i relativi parcheggiatori lungo le strade del mare. La zona di sosta è stata individuata nelle ultime ore dall’amministrazione comunale di Castellammare, e si trova tra lo stabilimento delle Antiche Terme e la vecchia stazione della Circumvesuviana in via Acton. Si tratta di un’area molto ampia, di circa 3mila mq, attualmente impiegata dalla ditta che sta terminando i lavori di ristrutturazione del complesso termale. «Nei prossimi giorni – ha spiegato il sindaco Luigi Bobbio – darò mandato di ripulire tutta l’area e di togliere le recinzioni per predisporre l’area di sosta con l’opportuna pavimentazione. La gestione del parcheggio comunale sarà affidata a Multiservizi. In questo modo risponderemo a diverse esigenze. L’area servirà a chi vuole raggiungere i nostri lidi di ‘Pozzano’ nella stagione estiva, oppure chi vorrà recarsi presso i chioschi e i ristoranti di via Duilio.
Inoltre, con l’inaugurazione delle Antiche Terme, prevista per la stagione estiva, il parcheggio servirà anche quel tipo di clientela. Di sera, infine, l’area sarà utile ai residenti del centro antico della città». L’iniziativa fa parte della più ampia strategia messa in campo dall’amministrazione comunale per debellare definitivamente i parcheggiatori abusivi. «Continuiamo in questo modo a sottrarre lavoro e soldi alla criminalità organizzata – ha continuato Bobbio – e allo stesso tempo rispondiamo alle esigenze della cittadinanza». L’indivi-duazione della grande area di parcheggio segue le altre misure di contrasto all’abusivismo adottate dall’amministrazione comunale, tra cui l’installazione di dissuasori di sosta nell’ex «Colonia dei ferrovieri», utilizzata come slargo per la sosta illegale delle auto durante i mesi estivi. La Colonia era storicamente riservata, nel periodo estivo, ad «accogliere» abusivamente le vetture dei bagnanti diretti ai vicini lidi balneari. La zona di Pozzano è stata al centro della terza tranche dell’inchiesta della Dda di Napoli scattata dopo l’omicidio del consigliere comunale Gino Tommasino, avvenuto nel febbraio del 2009. Secondo i pm l’attività di parcheggio abusivo lungo le vie del mare era gestita direttamente dalla criminalità organizzata locale e, in particolare, dal clan D’Alessandro.
Un business da migliaia di euro al giorno che causò anche l’omicidio di un parcheggiatore nell’estate del 2009, con la cosca decisa a controllare tutti i parcheggi di Pozzano.

Francesco Ferrigno

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