Il candidato a sindaco Vincenzo Sica sostenuto dal primo cittadino di Salerno Vincenzo De Luca che è arrivato a Torre Annunziata per un dibattito sulle questioni dello sviluppo della fascia est della costiera napoletana promosso dall’associazione «Riformisti e Mezzogiorno». Sica ha illustrato il suo programma elettorale ed il primo obiettivo è quello di rilanciare il porto di Torre Annunziata. Come? Ripescando il protocollo d’intesa firmato alcuni fa con l’autorità portuale di Napoli e mai reso operativo dall’amministrazione comunale. Per Sica non seguire quel protocollo è stata una scelta «scellerata». Così per Sica, in corsa per la fascia tricolore della città torrese, si è persa la possibilità di essere oggetto dei finanziamenti per le infrastrutture dell’Unione europea. Quindi Sica, semmai dovesse uscire vincitore dalle urne del 6 e 7 maggio, punterà a costruire strutture ricettive nella zona portuale che sarebbero potenzialmente nuova linfa per l’occupazione. Altro punto del programma elettorale di Sica: inserire i giovani nel mondo del lavoro i giovani e tutte le persone escluse dai cicli produttivi. Intanto tiene banco il botta e risposta tra il sindaco uscente Giosuè Starita con i suoi ex colleghi di partito del Pd. «Il Pd? Se vanno via un motivo ci sarà». Questa la frecciata lanciata da Starita a cui ha risposto prontamente il capolista del Pd Raffaele Ricciardi. «Il trasformismo – attacca Ricciardi- è il male endemico di coloro che sono pronti a svendere le loro idee pur di continuare a svolgere incarichi e funzioni anche nel modo peggiore così come è successo nella nostra città. La ragione di questo trasformismo è nella bramosìa di potere. Il Pd è un partito compatto, e la coerenza e il rigore sono la nostra storia».
Raffaele Cava