Perché ha deciso di scendere in campo in prima persona?
«E’ necessario fare qualcosa di nuovo per San Giorgio a Cremano, che dia un taglio netto con il passato e con ciò che lo rappresenta, che sia contemporaneamente aperto a nuovi contributi personali, motivati, competenti ed indipendenti. La lista ed il Movimento sono stati costituiti per dare una risposta a chi ha il desiderio di indirizzare il proprio consenso verso soggetti “nuovi” non coinvolti in precedenti esperienze politiche e non “lottizzati”, a quei cittadini che probabilmente alle prossime elezioni non sarebbero andati a votare, per dare loro un’alternativa credibile e seria al “non voto”».
Ci illustri il suo programma elettorale. E cosa intenderebbe realizzare per San Giorgio?
Innanzitutto, la valorizzazione e lo sviluppo della vocazione turistica territoriale sulla falsariga del piano organico elaborato, alcuni anni fa ma mai attuato da quest’amministrazione denominato “Piano integrato di Promozione e Valorizzazione Turistica per il Comune di San Giorgio a Cremano” (consultabile sul sito internet http://www.movimentoperidiritti.it, http://www.eugeniodiffidenti.org ), che interessi la città con necessario collegamento con le realtà territoriali confinanti, per dare una veste moderna a San Giorgio, facendola diventare realmente una città europea, conosciuta non solo per il Premio Massimo Troisi; la creazione di un assessorato al Turismo e uno sportello ad hoc per i cittadini; la promozione di un protocollo di accordo con la media distribuzione e gli esercizi commerciali ed artigiani al dettaglio al fine di individuare un paniere di beni e servizi cosiddetti di prima necessità da assoggettare a dinamiche dei prezzi agevolate seppur in osservanza alla normativa comunitaria vigente; la definizione di un accordo con istituti bancari ed assicurativi al fine di concordare l’offerta per i cittadini residenti di prodotti con profili tariffari agevolati; l’ istituzione della Camera di Conciliazione comunale gratuita per i residenti e gli utenti degli esercizi commerciali ed artigianali insistenti sul territorio cittadino, al fine di dirimere le controversie legali insorte o insorgende fino ad un valore di € 500,00; la qualificazione urbanistica funzionale all’aumento di afflusso di utenza sul territorio comunale per la fruizione di beni, servizi artigiani e commerciali locali, con particolare attenzione anche a zone periferiche o decentrate, come ad esempio Cupa Patacca e Viale Tartaglia».
Nel suo programma ha spazio anche un nuovo piano per la Mobilità. Di cosa si tratta?
«È indispensabile una riduzione delle tariffe per i parcheggi comunali, l’esclusione del pagamento nei giorni festivi e la riduzione dell’orario di parcheggio in due fasce orarie 9,00 -13,00 e 16,30 – 19,00. Abbonamenti mensili per residenti con riduzione del 50% rispetto agli ordinari. Adeguamento del piano parcheggio attuale alle indicazioni dell’art. 7 comma 8 del C. d. S.: “Qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta».
Lei vorrebbe istituzionalizzare la figura della “sentinella cittadina”. Cos’è e di cosa si occuperebbe?
«È nostra intenzione istituire la vigilanza volontaria comunale formata da cittadini di San Giorgio a Cremano che possiedano requisiti successivamente da individuare, al fine di permettere un controllo più capillare sia del territorio cittadino per ragioni di ordine pubblico, sia degli altri ambiti di interesse pubblico cittadino quali viabilità, di controllo sulla corretta commercializzazione dei beni e servizi, il tutto in stretto collegamento funzionale con gli organi ufficialmente preposti. Non si tratta assolutamente delle “ronde padane” né di figure da utilizzare in attività repressive bensì esclusivamente in veste educativa, al fine di responsabilizzare la cittadinanza a sviluppare e promuovere un più sano e saldo senso di comunità».
Claudio Di Paola