Il Gazzettino vesuviano | IGV

Sulla costiera amalfitana un affresco di San Paolino da Nola?

Una scoperta sorprendente è nascosta nelle rocce che compongono il magico scenario della Costiera Amalfitana. In località Capo d’Orso, pochi chilometri fuori dal centro di Maiori (SA), si affaccia sul mare un antico complesso monastico tardo medievale sviluppatosi su più livelli, Santa Maria de Olearia, nel cui ciclo di affreschi spicca una figura nota e cara ai Nolani, San Paolino.

Il Santo dei gigli o forse un omonimo, di certo un santo chiamato Paolino, come recita l’iscrizione alla destra del vescovo, raffigurato insieme a San Nicola accanto alla Vergine col Bambino.

L’affresco è collocato sulla parete absidale della cappella di San Nicola, l’ambiente più recente e più alto del complesso, che nell’insieme è collocabile tra il X ed il XII secolo, epoca che vide trasformarsi l’eremo incastrato nella grotta in cui si ritirò a vivere il monaco Pietro, di cui narra un’anonima cronaca medievale, in un monastero benedettino interamente affrescato e circondato dagli ulivi, da cui prese il nome “Santa Maria de Olearia”.

Le grandi difficoltà in cui sopravvive il patrimonio culturale campano toccano anche questo prezioso scrigno di arte paleocristiana, che tanto ha in comune con le bellezze medievali nolane, come le basiliche di Cimitile e la chiesa di S. Maria Assunta di Pernosano, e attualmente il monastero è aperto dai volontari del comune di Maiori solo in determinate occasioni, quest’anno coincise, grazie alla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Storici, Artisti ed Etnoantropologici per le province di Salerno ed Avellino, con le festività pasquali e tutti i finesettimana del mese di aprile.

Troppo poco per conoscere a fondo la storia di un piccolo gioiello ed il suo presunto legame con San Paolino e con Nola. Nuvla vuole saperne di più. Contando nella condivisione dei valori improntati al rispetto e alla salvaguardia del patrimonio culturale e al recupero delle origini e tradizioni nolane, invita tutti coloro che ne hanno interesse, istituzioni, associazioni, singoli, ad approfondire lo studio del complesso maiorese, nella speranza di scoprire l’attribuzione certa del santo affrescato accanto alla Vergine Maria, uno dei tanti Paolino della storia del Cristianesimo occidentale o il nostro Paolino, il Vescovo di Nola venuto da Bordeaux.

Area Stampa

 

Exit mobile version