INCONTRO CON DE LAURENTIIS: “Credo che sia stata bella e opportuna, mi è piaciuto come ha parlato ai ragazzi. Quando siamo vincenti si sale tutti sul carro, nei momenti difficili si resta soli. I giocatori avevano bisogno di sentire la fiducia da parte della persona più importante della società. Ci ha ricordato che abbiamo fatto gradi cose. Dal 520esimo posto del ranking al 20esimo è una grande impresa e ti fa capire ciò che hai fatto. L’ha detto a me, ma io l’estendo a tutti. Abbiamo fatto qualcosa di miracoloso, amche se questo termine non mi piace. Certo, c’è un calo, ma ora bisogna parlare poco, siamo sotto scacco, e fare tanti fatti. Proviamo a cercare l’episodio favorevole che può cambiare l’inerzia delle cose”.
I NUMERI IN CARRIERA: “Credo di essere l’allenatore più esperto. Ho fatto 3 anni di Europa League, 32 presenze in Europa, Champions compresa, vi ricordo che alla Samp ho battuto il record di Boskov, se vi guardate in giro, sono l’allenatore più esperto in Italia. Nel calcio si può dire tutto, io rispondo con cifre e numeri e per le presenze in A, mi mancano 9 partite per arrivare a 300 senza considerare la B e la C. Sono numeri, non cambiamoli”.
TERZO POSTO: “La classifica si determina alla fine. Purtroppo ultimamente ci gira male, anche se riconosciamo di fare gare sotto il nostro livello. E’ naturale quando non ce la fai, a pagare più degli altri. Ho detto ai ragazzi di aggrapparci alla solidità, alla compattezza, fattori che ci hanno portato ad avere grandi risultati. Ripartiamo da lì”.
LECCE: “Non siamo al top perchè le cose non cambiano in 3 giorni, ma questa gara ci deve servire per tornare ad essere una squadra solida. Il risultato è il figlio di tante cose, non possiamo controllare gli eventi eventualmente sfavorevoli, ma voglio, ripeto, che si riveda la compattezza”.
TIFOSI: “Io ho sempre garantito ai tifosi l’attaccamento e il fatto che sudano la maglia. Non c’è nessun lavativo, di questo sono il garante. Quando arrivai a Napoli incontrai rappresentanti del tifo e a distanza di tempo sento ancora di garantire che chi non merita resta fuori, io sono il primo a fare scelte in tal senso, ma vi posso assicurare che in questa squadra si impegnano tutti e quando ci sono cali non è mancanza di volontà. Restiamo uniti, lo dico a chi vuole bene a questa società, a questa squadra, a questi colori. Ritroviamo l’orgoglio”:
FORMAZIONE: “Cercherò di fare valutazioni di ogni genere. Questo è un momento particolare dove paghiamo tutto. Cercherò di mettere in campo una squadra solida e attenta in fase passiva e pronta a far male”. Si è alzata troppo l’asticella in quello che si pretende dai giocatori. Quando si tocca un picco, se ne cerca un altro. Questo è l’errore. Stiamo crescendo, abbiamo portato la squadra ad avere da 11 titolari, a 14 cotitolari, questa è crescita. Fernandez, ad esempio, ha fatto lo stesso numero di presenze di Quagliarella. TUtto sta a vedere i presupposti, quando si fanno i bilanci. Chiedetemi le cose alla fine in sede di bilancio. Non mi piace parlare sui parziali, ma al momento, per me, questa è una stagione altamente positiva.La solidità in fase passiva non è parlare di difesa, io guardo agli equilibri complessivi”.
LE DICHIARAZIONI DI HAMSIK: (GUIDO BALDARI) RISPONDE: “Non ha mai detto che non andremo in Champions, ha espresso solo delusione per un risultato”. Aggiunge Mazzarri: “Ha parlato da tifoso al di là di questa rettifica che non è tale perchè è stato male interpretato. Siamo stati i primi a fischiarci dopo la sconfitta interna, questo deve contare, ovvero che abbiamo voglia di rialzarci. E l’atteggiamento di Marek , che vuole andare sempre più in alto, lo dimostra. Poi è chiaro che le possibilità di andare in Champions sono ridotte, anche un cretino lo capirebbe, ma nulla è perso per gli obiettivi che la matematica ancora consente e noi ci dobbiamo provare”.
TRE SCONFITTE CONSECUTIVE: “E’ la prima volta che mi capita in carriera, Bigon mi ricordava che era successo anche a Reggio, ma a salvezza raggiunta. Non ci sono abituato e sono arrabbiato, rammaricato. Mi aspettavo la riscossa già con l’Atalanta, ma ora vogliamo riprenderci a prescindere dalla gara di Lecce. Se non ci sarà a Lecce la ripresa ci sarà comunque e sotto tutti i punti di vista”.
RINNOVO E SITUAZIONE CAVANI: “Con il presidente non si è parlato di altro che di calcio. Abbiamo parlato di Lecce e di finali da fare, JUve compresa. De Laurentiis mi è piaciuto molto e mi ha fatto capire che ha incarnato il mio credo. Non dobbiamo farci distrarre da altro. I ragazzi hanno bisogno di imput e questi glieli diamo io e il presidente. Su Cavani dico che è stanchissimo. POtrebbe fare staffetta, rischia un infortunio”.
I SAPIENTONI E DETRATTORI DEL NAPOLI: “Mi ricorderò, quel giorno che dovessimo vincere qualcosa, di coloro che si sono distaccati da noi. Queste persone sono importanti però perchè ci danno una carica e una rabbia ulteriore. Anche i calciatori se ne ricorderanno. Ai tifosi mi sono sempre appellato dicendo loro che ci devono stare vicini prima e durante la gara, poi è chiaro che dopo possono fischiare quando le cose non vanno bene e sono scontenti. L’importante è la compattezza delle varie componenti”.
NAPOLI COME LA SAMPDORIA: “Giusta considerazione. Ci fu un momento in cui il campionato partì male perché eravamo all’esordio in Europa League e mancavano gli investimenti per tali competizioni, poi ci mettemmo in carreggiata e facemmo grandi cose in Europa pur perdendo qualcosa in campionato. Fu un’annata particolare in cui finimmo con 4-5 posizioni in meno proprio perché si puntò tutto sull’Europa, un traguardo storico che mancava da anni in Liguria. Detto questo, i discorsi sono diversi per la diversità progettuale tra le due società”.
Dal nostro inviato a Castel Volturno: Cosimo Silva