Salerno, crisi Cstp. Ciccone: “gesto irresponsabile di Metanauto”

L’amministrazione comunale di Salerno mostra il suo vero volto. Dopo aver vanamente tentato di depistare l’opinione pubblica con farneticanti piani di salvataggio del Cstp, che pretendevano di risolvere un problema ignorando le cause stesse che lo avevano provocato, ecco che, con un gesto che ha dell’irresponsabile, Metanauto Service (ramo di azienda della holding municipale Salerno Energia) decide di tagliare i rifornimenti ai bus del Cstp. Da lunedì prossimo niente gas perché, secondo quanto riportato dall’azienda e ripetuto pubblicamente dallo stesso sindaco De Luca, il consorzio di trasporti pubblici avrebbe contratto debiti con Metanauto. Questo mentre il prefetto Pantalone, che rappresenta l’autorità dello Stato a Salerno, aveva dato, nella riunione di mercoledì scorso alla presenza dell’Assessore ai Trasporti del Comune di Salerno , la propria disponibilità a impegnarsi affinché almeno i fornitori del Cstp rinviassero il pagamento delle spettanze. Senza dimenticare che lo stesso Comune di Salerno è ancora debitore nei confronti del consorzio stesso. L’atteggiamento di palazzo di città è dunque incommentabile e grottesco, ma ciò che più conta, rischia di determinare il collasso del trasporto pubblico nel nostro territorio. Il dato ancora più paradossale è che Salerno Energia (la holding al cui interno è inserita Metanauto) annovera tra i suoi dirigenti quel Francesco D’Acunto che per diversi anni ha presieduto il Cstp e che dovrebbe conoscere bene la situazione in cui versa e l’importanza che un servizio di trasporti pubblico ha per il livello di vita dei cittadini di Salerno e provincia.

Il dato di fatto è allora che, mentre la Provincia paga regolarmente il dovuto al Cstp e si sta adoperando giorno e notte per trovare una soluzione che consenta di salvare il trasporto pubblico e i posti di lavoro, il Comune di Salerno che è il maggiore azionista del consorzio lavora nei fatti per demolirlo. Il blocco delle corse, qualora dovesse perdurare la posizione di Metanauto, arrecherà un forte danno all’azienda e lascerà senza autobus tanti lavoratori pendolari e studenti già dalla prossima settimana. Questo mentre al teatro Verdi si inaugurava pomposamente proprio ieri una stagione lirica costata alcuni milioni di euro ai contribuenti già tartassati da tasse e gabelle. Un cartellone per ricchi con posti in platea da 100 euro (tra i più cari d’Italia). Il Comune trova il modo di spendere e spandere per il lusso e non tira fuori una lira per l’essenziale.

In questo momento è doveroso per me invitare tutti al senso di responsabilità affinché rientri l’insensata decisione di Metanauto Service.

 

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