Che fine ha fatto il museo di Totò? Se lo chiedono da tempo tantissimi, che in tutto il mondo, e non solo a Napoli, sono legati da un profondo affetto e da una stima incondizionata verso il grande attore partenopeo, scomparso il 15 aprile 1967. Al riguardo, per sensibilizzare la pubblica amministrazione e, segnatamente, il Comune di Napoli, rispetto ai ritardi oramai “storici “ per l’apertura di un museo, il cui primo annuncio risale al 1996, ben 16 anni fa, Gennaro Capodanno, fondatore del gruppo sul social network Facebook “NOI AMIAMO TOTO’ “ ( http://www.facebook.com/groups/noiamiamototo/ ), ha lanciato un evento dal titolo “ Aprite il Museo di Totò! “ al quale sono stati invitati a partecipare i tanti estimatori del “ Principe della risata “ (http://www.facebook.com/events/378546688857356/ ) “.
“ Il 15 aprile prossimo, infatti – precisa Capodanno -, saranno decorsi ben 45 anni dalla morte di Totò. Eppure nelle poche occasioni nelle quali si è accennato alla vicenda, non sono stati mai precisati i motivi concreti che ritardano ancora l’apertura del museo dedicato al grande artista. Purtroppo, anche in quest’ennesimo anniversario, la cosa rischia di passare sotto silenzio.“ Un museo – ricorda Capodanno – che dovrebbe sorgere, ma a questo punto il condizionale è d’obbligo, nel Palazzo dello Spagnuolo in via Vergini, a pochi metri da quella via Santa Maria Antesaecula dove il Principe Antonio De Curtis era nato. Ma di anno in anno l’appuntamento viene rinviato, anzi, da un po’ di tempo a questa parte, dell’apertura del museo non si sente neppure più parlare, né ricevono risposte le tante richieste al riguardo degli estimatori del grande artista, sparsi su tutto il globo terracqueo “.