Sergio
Si tratta, secondo l’esponente socialista, di un caso più unico che raro, in virtù del quale, si prevede addirittura, nel nostro paese, l’istituzione di una tassa sulla disgrazia, sia a livello nazionale che a livello locale, sebbene si dica che le Regioni abbiano la facoltà e non l’obbligo di introdurla”.
Di nuovo, precisa Passariello, si va ad incidere sul costo della benzina, che ricordiamo essere uno dei più cari al mondo, il cui prezzo al litro è già diventato insostenibile, in questo periodo di forte crisi economica.
Il tema politico vero, precisa Passariello è quello di ridurre progressivamente il costo della benzina che incide in maniera decisa sui ceti medi oltre che sulle imprese e suoi trasporti, per cui la scelta di introdurre tale tassa sulla disgrazia perpetrata dal governo Monti è una strada sbagliata che può portare unicamente alla esasperazione del popolo italiano.
Per quanto riguarda le piccole e medie imprese italiane, ricorda Passariello, al danno provocato dalla crisi economica, dalla crisi di liquidità fomentata dalle banche e da un generalizzato prolungamento dei tempi di pagamento dai propri committenti, specie se si tratta di pubblica amministrazione, si aggiunge anche la beffa di un governo che aumenta di nuovo il prezzo della benzina invece di lanciare segnali concreti come per esempio la sterilizzazione dell’Iva sulle accise.