ProNatura: “Si può migliorare la raccolta dei tappi”

La raccolta dei tappi è un’iniziativa nata diversi anni fa all’interno della scuola media “F. Greco” di Casola di Napoli per merito dell’Associazione Ecologica Protezione Verde ProNatura, grazie anche alla fattiva collaborazione dei dirigenti scolastici e delle amministrazioni comunali che si sono avvicendate nel tempo, all’opera preziosa della chiesa locale, nonché di tutti cittadini. Il ricavato della vendita dei tappi è stata devoluta alla CPS (Comunità Promozione Sviluppo) di Castellammare di Stabia per la realizzazione di progetti di solidarietà in Senegal.

L’iniziativa – che ha riscosso sempre notevole successo per la partecipazione convinta dei cittadini coinvolti e frutto di accordi tra persone di enti diversi che con una semplice stretta di mano (come avveniva una volta tra galantuomini) – era riuscita là dove oggi la burocrazia farraginosa, procedure lente e permessi insormontabili, rischiano di far fallire.

Una iniziativa che è ormai entrata nel DNA di tantissimi cittadini, oltre che per i risvolti ecologici e di salvaguardia ambientale perché stimola, in particolare i più piccoli, a porre sempre maggiore attenzione all’importanza del riciclaggio, per il valore educativo, la fatica fatta per raccoglierli, la mobilitazione psicologica innescata ogni volta che si mette da parte il piccolo oggetto colorato, servono a rafforzare abitudini e comportamenti corretti, nonché umanitario per il grande gesto di solidarietà verso il prossimo.

«Una tonnellata di plastica non arriva alla quotazione di 200 euro – afferma il professor Catello Filosa, presidente della ProNatura – e per farla bisogna raccogliere circa 400mila pezzi. Finora i progetti realizzati dalla CPS sono stati tanti, non solo per merito della comunità Casolese ma anche del circondario. L’iniziativa deve non solo continuare, ma essere migliorata e allargata agli istituti superiori della zona dei Monti Lattari e dell’area stabiese, dove sono solitamente installati distributori di snack e di bibite. Si potrebbe chiedere a varie classi di farsi promotrici di una campagna di sensibilizzazione all’interno dell’istituto sui temi della solidarietà e del rispetto dell’ambiente. Le classi in questione potrebbero realizzare dei cartelli o dei manifesti da attaccare ai distributori, abbinando all’istallazione di contenitori di raccolta dei tappi. L’iniziativa potrebbe essere affiancata dalla Misericordia e dalla Caritas locali».

I tappi sono fatti di un materiale particolare (polietilene) diverso da quello delle comuni bottiglie. Normalmente nelle operazioni di riciclaggio gli impianti non separano i tappi dalle rispettive bottiglie ma li fondono insieme. Così facendo si finisce per produrre un maggiore inquinamento. L’utilizzo dei materiali è diverso: le bottiglie vengono utilizzate per produrre “tessuti non tessuti”, come il pile (ottenuto combinando plastica e lana), mentre i tappi riciclati sono adatti a produrre vasi per i fiori, cassette per la frutta, sedie da giardino. I tappi di plastica raccolti separatamente hanno, quindi, un loro valore specifico. Inoltre la raccolta differenziata contribuisce a ridurre l’inquinamento ambientale. Oggetto della raccolta sono tutti i tappi di plastica. Non solo quelli delle bottiglie, ma anche quelli dei detersivi, dei barattoli, degli ovetti Kinder, i tappi dei pennarelli (non l’astuccio). Tutti possono raccogliere i tappi di plastica, dai bambini agli anziani, dai gestori di bar e ristoranti ai lavoratori presso le mense aziendali o nelle loro famiglie o presso biblioteche. Il centro di raccolta ad oggi risulta quello delle scuole, dove la raccolta, trasformata in un gioco, diventa una sorta di sfida tra le classi e motivo di orgoglio per gli alunni. Senza dimenticare che, così facendo, nelle scuole i bambini imparano a non inquinare e a riciclare facendo solidarietà. Ma tutti devono essere responsabilizzati verso questa raccolta perché spesso chi getta il tappo insieme alla bottiglia semplicemente non conosce questa grande opportunità.

«Ultimamente – spiega Filosa – qualcosa nell’ingranaggio si è inceppato (la burocrazia?) e il Comune di Casola di Napoli, un vero pioniere in questo campo, rischia di disfarsi dell’enorme quantitativo di tappi giacente presso la scuola media, smaltendoli con la normale plastica, mandando alle ortiche la solidarietà e l’impegno di una intera comunità che ci aveva messo, mente, cuore e passione. L’augurio della ProNatura è che le Istituzioni si possano incontrare al più presto, la CPS, Caritas, Misericordia, Associazioni e scuole per gettare le basi per una nuova e più proficua collaborazione e trovare accordi più precisi anche alla luce del recente accordo siglato a febbraio di quest’anno tra la Provincia di Napoli, con il Presidente Luigi Cesaro e l’assessore al ramo Giuseppe Caliendo, i sindaci dei 16 comuni dell’area dei Lattari, stabiese e sorrentina, accordo che prevede una gestione partecipativa in materia di differenziata con l’attivazione di sinergie strategiche tra le Amministrazioni locali. In un mondo dove la dignità delle persone viene ogni giorno calpestata – conclude il presidente di ProNatura – un piccolo gesto di solidarietà può donare un sorriso a chi soffre e speranza di vita per un futuro migliore. Aspettiamo risposte veloci dagli amministratori pubblici i e funzionari comunali del comprensorio, in particolare da quelli di Castellammare».

C.S.

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