Coconuda Stabia batte Palermo ed accede ai concentramenti promozione A2

Superlativa impresa della Coconuda che con una gran prova di carattere al Palaseveri riesce a ribaltare la rovinosa sconfitta dell’andata (al Palauditore di Palermo finì 53-42 per le locali). Per rimontare il gap di ben 11 punti di svantaggio, era necessario un gran cuore e tanta determinazione e le stabiesi, al termine di 40 minuti di pura adrenalina, hanno dimostrato ancora una volta di averne in quantità. Pienamente consapevoli che le palermitane di certo non sarebbero state lì a guardare, le ragazze di coach Ursini sono arrivate alla gara di ritorno cariche a mille e non si sono risparmiate in nulla. Dinanzi ad un pubblico entusiasta, mantenuto per gran parte del match con il fiato sospeso, entrambe le squadre hanno onorato al meglio l’impegno, dando vita ad una partita combattuta, ma disputata sempre all’insegna del fair play. In memoria del calciatore del Livorno, Piermario Morosini, ad inizio gara le atlete hanno osservato un suggestivo minuto di silenzio, seguito dagli applausi dei circa 300 spettatori accorsi, la gara ha quindi avuto inizio, conla Coconudache ha rotto subito gli indugi, realizzando ben 5 punti in poco meno di un minuto. Il favorevolissimo allungo, però, è durato pochi istanti, fin quandola Maddalena Vision, superato il momento di sbandamento riesce a ricompattarsi per poi riportarsi nuovamente sotto. L’obbligo di vincere a tutti i costi, compromette in maniera rilevante la prestazione delle stabiesi che nei primi due tempi non trovano la lucidità necessaria per gestire l’eccesso di carica che in numerose circostanze, porta a sbagliare l’impossibile. Il primo quarto, caratterizzato da errori banali e da tanto nervosismo, risulta essere sostanzialmente equilibrato e termina comunque sul 17-15 per le locali. La seconda frazione è a dir poco disastrosa, le stabiesi in fase di impostazione fanno tutto bene, il piglio e la grinta sono quelli giusti, ma sistematicamente commettono errori al momento della finalizzazione; il canestro delle ospiti sembra stregato, mentre sul versante opposto fila tutto liscio, con le palermitane che capitalizzano tutto ciò che riescono a creare. Le ospiti facendo pressing a tutto campo non lasciano ragionare ed imbriglianola Coconudache sbaglia anche le realizzazioni più facili e scontate, ed il pubblico inizia a rumoreggiare. Al termine dei primi venti minuti la tensione è alle stelle, la frazione termina 25-29, con Stabia a -15 nel computo totale. Il verdetto del temporaneo risultato è devastante, la squadra campana rientra negli spogliatoi, smarrita, arrabbiata e con il morale sotto ai piedi. La scossa arriva, però, durante la pausa: coach Ursini sveste i panni di allenatore per indossare quelli da psicologo e ricorda alle sue ragazze un po’ tutto l’iter che le ha portate fin lì, una strigliata severa e ragionata, la sua, atta a ricreare lo spirito di gruppo smarrito, un ultimo appello per non buttare all’aria tutti i sacrifici fatti, forse l’ultimo asso nella manica di un coach sensibile, che tra le altre, ha la dote di riuscire a capire e a prendere per mano il suo gruppo, anche nei momenti più difficili. La breve “seduta” con il coach stabiese sembra aver sortito i suoi benefici effetti, con Coconuda che rientra in campo rigenerata nel morale, 20 minuti son pochi, ma ci si convince che possono bastare, le stabiesi non possono permettersi ulteriori errori e questa volta eseguono alla perfezione la zone press, Palermo e gli stessi spettatori sembrano avvertire che in campo è rientrata una squadra più quadrata e motivata, Stabia letteralmente trascinata da Negri e Carotenuto, inizia a rosicchiare (punto su punto) lo svantaggio, ora il gruppo difende bene e riparte in velocità, portando a segno i suoi contropiedi. Sostenuta dal “GATE69”, una tifoseria organizzata encomiabile, più unica che rara, per questi campionati, che trasmette sempre “valori” e tanto calore,la Coconudamacina gioco e prende il sopravvento, fin quando riesce ad annullare lo svantaggio della partita di andata. La terza frazione (con un parziale di 22-9) termina 47-38 per la squadra di casa. Un risultato sorprendente, che appena dieci minuti prima sembrava impossibile, il pubblico gradisce ed inizia a sostenere a gran voce, l’impresa è nell’aria. Nel quarto ed ultimo tempo,la Coconudaviaggia sulle ali dell’entusiasmo, ora ci credono un po’ tutti, gli spettatori sulle gradinate soffrono insieme alla squadra, l’incontro diventa palpitante e coinvolgente, gli ultimi dieci minuti sono al cardiopalmo. Si cambia tattica, coach Ursini, chiede alle sue ragazze un ultimo sacrificio: serve la marcatura ad uomo e con la sua lavagnetta dà le ultimissime indicazioni. Coconuda lavora sulla stanchezza delle avversarie che senza risparmio tentano comunque nuove sortite, gli assalti s’infrangono contro la difesa stabiese, in questo frangente a dir poco stratosferica, che riesce a tamponare le insidiose incursioni e a far ripartire in velocità le sue migliori realizzatrici. L’eccelso operato della Coconuda trova conforto nel tabellone che al termine della gara sentenzia un 71-53, con un +18 che sa d’impresa. Ancora una volta il carattere e l’affiatamento di gruppo hanno fatto la differenza, con Coconuda Stabia che si qualifica per i concentramenti promozione per l’A2, e chissà che Pescara, ora regali ancora qualche sorpresa: “Coconuda c’è, e promette di giocarsela fino in fondo!”.   

Maurizio Cuomo

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano